mercoledì 27 settembre 2006

Ne sono sicura: è amore

Ieri sera, serata di cinema. Però il tram sembrava non arrivare mai, così decido di fare un passeggiata fino a piazza Duomo, percorrendo Corso Italia. Avevo bisogno di stare sola con la mia Milano, dedicarle un po' di attenzione, perchè dal mio rientro, ero sempre stata distratta. E ho ritrovato l'amore, il mio vero amore, l'unico al quale sono completamente fedele. L'amore per la città dove ho scelto di vivere. Perchè Milano è vitale, è bella, ancora più bella lo era ieri sera.
Il corso semi deserto, pacato e silente, i palazzi illuminati che assumevano un fascino particolare, i tram che sfecciavano nel silenzio, le poche auto in circolazione. Poi un cielo di nuvole rosa, un piccolo regalo per me. Un'aria briosa, amabile. Tutto perfetto.
E la mente pensa all'inverno in arrivo, quando Milano sarà imbiancata dalla neve e magnifica. Quando sarà grigia e umida sotto un temporale. Quando Milano è, come ora, nella settimana della Moda: caotica. La Milano ancora addormentata di domenica mattina, la Milano soffocata dal traffico delle 18.
Sono innamorata pazzamente di Milano e ieri sera ho rinnovato il mio patto d'amore. Il passaggio newyorkese è dimenticato, passato, Lei sa che ho l'ho portata nel cuore anche al di là dell'oceano.
Una passeggiata che mi è sembrata un sogno e mi ha fatto emozionare. Piazza Diaz e i suoi salici, la Dogana, Piazza Missori e Corso di Porta Romana. Ogni volta scopro uno scorcio che non conoscevo, una strada secondaria che non ho ancora percorso. Ogni volta è una gioia, puro piacere. Ogni volta la riscopro, come la prima volta.
Grazie, Milano mia.

Sapessi com'è strano
sentirsi innamorati a Milano
a Milano.
Senza fori senza verde
senza cielo senza niente.
Fra la gente
tanta gente.
Sapessi com'è strano
darsi appuntamento a Milano
a Milano.
In un grande magazzino
in piazza o in galleria
che pazzia
che pazzia,
eppure in questo posto impossibile
tu mi hai detto "ti amo"
io ti ho detto "ti amo".
Sapessi com'e' strano
darsi appuntamento a Milano
a Milano.
Eppure in questo posto impossibile
tu mi hai detto "ti amo"
io ti ho detto "ti amo, ti amo, ti amo"
ti amo, ti amo, ti amo
ti amo, ti amo
ti amo

martedì 26 settembre 2006

Perchè TVB

Le 3 letterine della nostra adolescenza: TVB, con annesse tante più T, quanto era più forte l'affetto che si provava.
Ed è perchè Ti Voglio Bene che cerco di stimolare il più possibile il tuo spirito critico, mettere in discussione le tue decisioni, farti un poco vacillare. Perchè vorrei fossi felice, veramente. E realizzata, completamente. Perchè la decisione di dividere questo spazio virtuale l'abbiamo presa anche per sentirci più vicine, sebbene ci siano sempre molti chilometri tra di noi.
Se Lui, alternativo, passionale e ribelle, sia quello giusto per te, non lo so. Non lo sai neppure tu che lo consci meglio.
Ma amo scommettere sul cavallo pazzo, quello con le quotazioni più basse, al quale non si darebbe fiducia e invece spesso si rivela vincente.
Mi piace vivere la vita con forti sentimenti, tenere in pugno la situazone e raramente mi faccio trascinare dagli altri. Odio dovermi conformare e smussare gli angoli del mio carattere, sempre borderline.
Tu sei profondamente diversa, non ho la pretesa di farti cambiare. Sapessi però che gioia vederti in crisi! No, non è sadismo. E' che da ogni tua riflessione nasce una decisione più forte di prima e più consapevole.
Perchè ti voglio bene e vorrei fosse felice.

Quando il 3/4 ti tradisce


Se il profilo che ti segua da una vita ti abbandona sul più bello. Se la scelta di essere un "mezzobusto per caso" viene inopportunamente cancellata pochi minuti prima del tuo debutto. Se le potenzialità che avresti potuto esprimere si riducono allo zero. Allora bisogna trovare il colpevole, e chi meglio del tuo profilo destro può esserlo.
Perchè la sedia con le ruote non aveva motivazioni sufficienti, l'angolatura del tavolo rispetto alla sala neppure, la giacca neanche per sogno. La platea? No. I relatori? Forse.
Comunque sia, il capro espiatorio deve rimanere il tuo tre quarti adorato, che tante soddisfazioni aveva riservato in passato.

Perchè i coordinatori sono immuni da critiche.

E' la politica, baby.

domenica 24 settembre 2006

25 settembre

Ok. E' la grafica più brutta che si sia mai vista, errori ortografici compresi.
Mi devo sdoganare dalla timidezza e metterlo comunque. Perchè sono la moderatrice dell'incontro (anche se non hanno riportato il mio nome per mia immensa gioia)

giovedì 21 settembre 2006

Canzone del maggio ( F.De André )

Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

Casa, dolce casa

Se solo avessi immaginato che cercare casa a Milano sarebbe stata un’impresa disperata, avrei desistito ancor prima di incominciare. Se solo avessi ipotizzato di vedere appartamenti inenarrabili, indescrivibili, fatiscenti, avrei risparmiato tempo.
Perché non c’è nulla di peggio che girare alle ricerca del cartello AFFITTASI, chiamare e sentirsi dire sempre le stesse cose. Già stato affittato, spese condominiali assurde, palazzi troppo decadenti.
Troverò un tetto stabile?

martedì 19 settembre 2006

Perplessità

Nella prima pagina di Libero oggi c'era una firma new entry.
Titolo e autore: Inter obbligata a vincere Però Moratti... di LUCIANO MOGGI

E' la libertà di stampa (?)

domenica 17 settembre 2006

Invito

Il coordinamento di FI Giovani di Milano ha organizzato per lunedì 25 settembre, ore 19.30, presso la sede di FI a Milano un dibattito. "Tangentopoli. Come ha modificato lo scenario politico italiano e influenzato la nascita del centrodestra."
Interverranno l'On. Stefania Craxi e Filippo Facci.

venerdì 15 settembre 2006

Matrimonio con sorpresa

DA Corriere.it


Al pranzo di nozze lui la tradisce con un altro
La sposa era andata in bagno prima del taglio della torta. E lì ha trovato il marito avvinghiato al suo miglior amico

COMO- Il giorno del matrimonio è quello che si ritiene il più bello di tutta la vita. Soprattutto se sull'altare si sta per salire con la persona che si crede essere la migliore. Ogni tanto però riserva delle sorprese come è accaduto ad una coppia: lei 28 anni, lui 31.
Lei di origini siciliane ma nata a Varese, lui 'lumbard' nato a Lecco, cresciuto nei paraggi. Già da tre anni insieme nella loro casa nel Comasco, in un piccolo paese verso l'hinterland Canturino. I parenti ci sono tutti al pranzo che si svolge in un raffinato ristorante in Valtellina. Il menù è all'altezza delle aspettative, i vini di buona qualità, il servizio apprezzabile.
Arriva il momento del taglio della torta: lei decide di andare in bagno per rifarsi il trucco. Quando vi arriva, sente dei lamenti provenire dal bagno confinante, quello degli uomini. Le pare di riconoscere la voce del ragazzo che le ha appena infilato l'anello al dito. Va a vedere e vede quello che non avrebbe mai creduto potesse accadere proprio a lei: la stava già tradendo. Ma non con un'altra ragazza: era teneramente avvinghiato al suo (di lui) migliore amico. Il putiferio quello che ne segue: lei scappa in lacrime dal ristorante, lui e l'altro vengono fatti uscire dal retro attraverso le cucine per evitare di essere linciati dai parenti di lei giunti appositamente dalla Sicilia per il grande evento. Sapere cosa sia poi successo diventa pressoché impossibile, seppur immaginabile.

giovedì 14 settembre 2006

Oltre le gambe c'è di più

La Palombelli rinuncia a Domenica In, lascia ancor prima di iniziare e a noi dispiace.
Nonostante dichiari di aver deciso in totale libertà ed autonomia, la convinzione è che questa resa sia direttamente riconducibile alle aspre parole pronunciate contro di lei. Da quando si era saputa la sua partecipazione al contenitore domenicale di Rai1, infatti, era nato un caso nazionale e si era ritrovata nell'occhio del ciclone, attaccata su più fronti.
A porre il veto alla sua partecipazione era stato in particolare l'ex ministro Storace, contrario alla presenza della Palombelli in quanto moglie del vice premier Francesco Rutelli. Definita inopportuna, le erano stati attribuiti mille difetti, primo fra tutti il suo matrimonio. Molti si erano schierati dalla sua parte, dichiarandola al di sopra di ogni polemica, data la sua indubbia professionalità, ma evidentemente non è sembrato abbastanza.
E ci spiace solo non esserci schierate prima dalla sua parte. Perchè i coccodrilli postumi non ci piacciono proprio, specie se riguardano chi respira ancora e bene.
Lei, rea di aver sposato un politico e voler comunque continuare la sua professione, ha tutto il nostro appoggio morale. Non sarà la miglior giornalista del panorama italiano, ma di certo non la si può accusare di non essere una professionista impegnata e seria e di avere un ruolo che va oltre quello della "moglie di".
Poi ci si stupisce che il limite del Segretario di Stato Condoleeza Rice, per aspirare alla presidenza, sia non aver messo su famiglia e procreato. Questo non è stato il suo limite, è stata la sua fortuna! Perchè probabilmente non sarà mai candidata alle presidenziali, ma si fosse messa a fare biscotti e sfornare torte sarebbe arrivata alla Casa Bianca probabilmente solo come consorte.
Conclusione? 4 gambe femminili e mille pregiudizi.
Mentre l'una, il diplomatico più influente del mondo, viene incoronata a forza regina dei gossip per una presunta liaison, l'altra, anche detta la metà dei coniugi Rutelli, resta lontana dal video. Questi i fatti.

storie di sesso

Pochi incontri fugaci nei momenti più disparati, che non durano mai più di un paio d'ore.
Un bisogno impellente di sentire un corpo vicino, di ricevere calore.
Una storia di sesso, niente di più.
Prerogativa degli uomini, ma non disdegnata da un numero sempre maggiore di donne.
Sentirsi liberi di essere fuori dai soliti schemi, anche solo per poco tempo.
Ci sta un gesto di affetto? Si, a volte.
Ma non bisogna mai scoprirsi troppo, né lasciarsi andare del tutto.
Per cosa? Per paura, per mancanza di interesse, forse semplicemente perchè non è quello lo scopo.
Si trasformano? Raramente, il più delle volte si esauriscono senza motivo.

Ne vale la pena? Certamente.

mercoledì 13 settembre 2006

Riflessioni postume

Le donne sono tutte masochiste. La vocazione dell'infermierina che risiede in ognuna è innegabile e cosa dire sulla dedizione con la quale ci appassioniamo agli uomini più improbabili e problematici?
Ci piace soffrire, ci piacciono gli uomini che ci fanno soffrire. Ci piace anche essere umiliate e offese.
Vorremmo un galantuomo al nostro fianco solo nei momenti di solitudine, vorremmo il cavaliere azzurro solo sulla carta. Il baciamano è superato, le rose e i violini sono stati dimenticati, resta la natura umana maschiole nuda e cruda per quello che è.
Rimane l'uomo grezzo e rozzo. Quello che, sotto sotto, ne siamo sicure, rivelerà un cuore tenero. Quello che, sotto la scorza da burbero, si rivelerà un coccolone. Uno che sì, ti tradisce, ma che importa se torna sempre da te.
Chi offre di più?

Nuova rivoluzione francese



Les temps changent e la rivoluzione in Francia va avanti.
Ormai si trovano ovunque, sugli scaffali dei supermercati, quelli che vengono definiti sex-toys. Sono colorati e hanno le forme più strane, di paperella o di pinguino e sono innocenti evasioni. Fino a poco tempo fa se li si voleva acquistare, ci si doveva rivolgere a internet e alle vendite per corrispondenza.
Ma ora non più. Siamo in piena globalizzazione, signori, dobbiamo poter aver accesso a tutto, senza troppe limitazioni. Il libero mercato. Per non parlare di quanto sia terribilmente imbarazzante entrare in un Sexy Shop!
Invece da Parashop i vibromassaggiatori Durex sono in vendita da giugno, disponibili in tre modelli. E nei supermercati si possono trovare anelli stimolanti, che si vendono insieme alle classiche confezioni di preservativi Durex e Manix.
Il pudore dei clienti è salvaguardato grazie a confezioni opache e poi, come sottolinea Liberation, si tratta di oggetti che solo "gli iniziati" conoscono e che quindi la gran parte della gente non nota nemmeno.
Anche i grandi magazzini parigini Printemps hanno deciso di aprire le porte ai nuovi sex-toys, con un reparto dedicato ai giochi erotici. E vendono che è un piacere! Soprattutto perché nei grandi magazzini le cose sono fatte con stile: i sex-toys sono chic ed eleganti, "totalmente sdrammatizzanti" grazie alle loro forme buffe (paperelle, delfini) e ai colori confortanti (il rosa la fa da padrone). Bandita la pornografia, si tratta di oggetti che evocano erotismo e femminilità.

Così è che ci piace

Quando scrive
così
è il migliore.

La strana coppia

Prendi due leader politici di opposto schieramento. Casini e D'Alema. Mettili in una delle trasmissioni Rai più schierate a sinistra e faziose. Mettili in uno studio a parlare di politica estera, commemorando l'11 settembre. Metti in congiunzione i recenti viaggi dei due signori in Medio Oriente.
Scoprirai che erano insieme nell'ufficio del presidente della Camera, quando sugli schermi del televisore cominciarono a passare le immagini delle due torri attaccate a New York.
Scoprirai che entrambi pensano che si stia aprendo una nuovo schenario internazionale e si sta incrinando l'unilateralismo, mentre rinasce un nuovo rapporto tra Europa e Usa.
Scoprirai che sono entrambi reduci da un viaggio in Libano.
Scoprirai che c'è una tale armonia tra i due da far pensare ceh abbiano stretto un patto segreto.
Il conduttore prova a metterli contro, senza successo: i due vanno d'amore e d'accordo. Alla faccia della sinistra radicale e del «radicale» Berlusconi. Tanto che sembrano alleati. D'Alema: «Se si cercava il battibecco allora si è sbagliato: bisognava invitare altri politici». E Casini, all'unisono: «Ma perché dovremmo litigare? Cerchiamo di essere meno provinciali: al Parlamento europeo il partito popolare e il partito socialista hanno votato insieme la missione in Libano. Quindi...».
Quindi concordano entrambi, su tutto.
O quasi.
Ultima domanda: «Ma vi è piaciuto Fahrenheit 9\11 di Micheal Moore?». Casini: «Non mi è piaciuto», D'Alema: «Il discorso è un altro: ora con Bush ho bisogno di parlare, di spiegare la nostra politica...». Quindi, non hanno gli stessi gusti cinematografici. Significa solo che non andranno al cinema insieme, o che, giunti alla biglietteria, sceglieranno proiezioni diverse.
Per tutto il resto sembrano soddisfatti e più bipartisan che mai.

martedì 12 settembre 2006

Cosa è successo in Umbria? Niente e tutto

Si potrebbero scrivere molte righe sulla 3giorni di Gubbio. Mi limito ad un commento telegrafico.
Gli interventi degli onorevoli sfioravano il patetico, la platea si ribellava ( perfino Berlusconi è stato contestato), i luoghi comuni fioccavano. e dopo tante belle parole tutto rimarrà immutato nel nostro partito

lunedì 11 settembre 2006

In Memory of


Name: John Wenckus
Age: 46
Killed at: American Airlines Flight 11
From country:
From city: Torrance
From state: Calif.
Special Notes: Passenger

venerdì 8 settembre 2006

Pronti, partenza VIA!


Mi trasferisco per 2 giorni a Gubbio. Auguratemi molta fortuna e tutto il meglio che la finta Scuola di formazione di FI possa darmi.

mercoledì 6 settembre 2006

Verità - neppure troppo - nascoste

"Desiderare di avere ancora sei anni è stupido e puerile, una roba da sognatori di sinistra. Vergognatevi. E' molto meglio cinque, prima della squola"

E se domani...

Pier Ferdinando Casini questa volta l'ha combinata grossa.
L' ex presidente della Camera e leader dell'Udc si trovava a Pesaro alla festa dell'Unità. Rivolgendosi ai suoi fedelissimi, prima di partecipare al dibattito pomeridiano, ha pronunciato parole dure e riche di astio nei confronti di Belusconi e della CdL, che suonano come un addio.

Vengono riportate le seguenti dichiarazioni. Sconnesse. Tutte attribuite a Casini.
«Io non voglio sotterrare il centrodestra, dico che merita di vincere e di essere guidato diversamente: dobbiamo dare speranza ai moderati, non dobbiamo mandarli a casa». Insomma, «non accetto l’idea che il centrodestra viva e muoia con Berlusconi. Il nostro partito, se vuole andare avanti, deve andare oltre Berlusconi». Anche perché «noi non possiamo pensare di ricandidarci con chi è stato candidato quindici anni fa». «Berlusconi è stata una grande calamita elettorale che ora, però, è scesa dal 30% al 24%, mentre noi siamo cresciuti dal 3% al 7%». «Sono l’unico che questo discorso lo ha fatto con chiarezza allo stesso Berlusconi: lo faccio e continuerò a farlo». Anche perché «lui utilizza il potere mediatico che ha non tanto per dare contro il centrosinistra, ma per tenere l’egemonia del centrodestra».
Quanto alla collocazione dell’Udc, è netto. «Non credo che ci sarà una ristrutturazione del sistema politico e i fatti mi daranno ragione», in ogni caso «noi non possiamo far passare l’idea che qui c’è un partito anelante di andare altrove». Ma «se nel gioco della politica non dimostriamo autonomia non riprenderemo più voti. Noi dobbiamo fare il partito, ricreare la rete della militanza».

Casini ha detto senza mezzi termini come la pensa sul futuro della Cdl e sul suo attuale leader.

Possibile?
Ovviamente a tutto questo è seguita una semi smentita dell'Onorevole e altrettante dichiarazioni sdegnate da parte degli esponenti del centro destra.
Ovviamente dopo poco sembra che tutto questo non sia mai accaduto. il giornalista di Apcom che riporta le dichiarazioni ha travisato tutto -probabilmente verrà anche messa in discussione al sua stessa presenza nelle prossime ore- ha modificato il significato delle parole di Casini.
Ovvio, no?

Intanto fiumi di inchiostro e di parole verranno versati sull'argomento, incominciando da domani.
Forse si parlerà più di questo che del vulcano di Villa Certosa, episodio oramai âgé...

Imprevedibile.

Emblematico


Dal palazzo delle Nazioni Unite di NY una speranza

martedì 5 settembre 2006

Informazi(one)

Il sito ufficiale di Forza Italia è sempre il più immutato e immutabile tra i siti dei partiti politici italiani. Ancora peggiore ne è l'opinione se si pensa che è il partito il cui leader ha fatto fortuna nel campo della comunicazione e quindi la rete informatica andrebbe sfruttata al meglio.
Prendiamo in esame la lunga colonna a sinistra, che riassume le riforme fatte nei 5 anni della XIV legislatura. Il loro contenuto e scopo si è purtroppo esaurito con le elezioni di aprile che, volenti o nolenti, sono state perse dal centro destra. Oltretutto in questi mesi stiamo assistendo allo smantellamento di queste riforme: una ad una saranno modificate e plasmete sull'ideologia della nuova squadra al governo. Quindi ricordare i progressi fatti -vedi la riforma Moratti- ma inattuati e ormai utopistici contribuisce solamente ad accrescere il sentimento di disagio e impotenza dei semplici militanti.
L'unico evento semi-tradizionale che l'ex partito di plastica organizza da alcuni anni in settembre è la "Scuola di Formazione di Gubbio", sul sito se ne trova traccia soprattutto nella lettera a firma Sandro Bondi in cui l'unice cartezza è la quota di partecipazione all'evento e che circola ormai da maggio.
Fino a poche ore fa, infatti, non era possibile sapere chi sarebbe intervenuto, su quali argomenti; se ne conoscosceva solo l'astratto titolo "L’Italia che rappresentiamo. Il ruolo di Forza Italia, l’alternativa al governo Prodi e la prospettiva del partito della Libertà.". Poi improvvisamente è comparso un file scaricabile che si somma alle notizie che erano arrivate dalla stampa di area -Il Giornale, Libero e Panorama. Stranamente la comparsa di questo fantomatico programma segue di poco la pubblicazione di una lettera su un sito web molto frequentato, in cui qualcuno si lamentava proprio di questa mancanza di notizie.
Gli altri elementi del sito, biografia del Cavaliere, carta dei Valori e "Credo Laico" li lascio scoprire a voi.
Non abbiate fretta, anche tra 6 mesi il sito sarà ancora tale e quale a come è oggi!

lunedì 4 settembre 2006

Segnali di vita (pensionabile)

Ricapitoliamo.
Rutelli: "Ha senso alzare l' età pensionabile ma non in modo coercitivo"; "La mia opinione è che se avevamo un sistema pensionistico (riforma Dini del 1995) calibrato su una certa età a fronte di una certa aspettative di vita, è evidente che se in questi ultimi 11 anni l' aspettativa di vita è aumentata di 3 anni, quell' ordine di grandezza va portato in avanti di due anni."
E quando queste cose venivano dette da Berlusconi si gridava allo scandalo!

Fassino: "Penso che sia nettamente meglio rimodulare l'intera materia dell'età pensionabile sapendo che, se ci mettiamo intorno a un tavolo a discutere, è possibile trovare soluzioni ragionevoli che corrispondano anche al buonsenso e al sentimento dei cittadini".
Non dà indicazione di un numero preciso di anni di cui si parla.

Damiano: "Nelle nostre intenzioni c'é abbassare sotto i sessant'anni il limite minimo di età pensionabile: esattamente il contrario di quanto, erroneamente, ci è stato attribuito in qualche caso nei giorni scorsi".
Inferiore uguale a 60. Abbiamo fatto un passo avanti, c'è un punto di partenza. il numero 60.

Prodi:''Bisogna essere meno rigidi sull'età pensionabile . Mettere a punto un sistema di incentivi e disincentivi risponde alle esigenze di una società moderna. Dobbiamo fare di tutto per riuscire a rispondere a queste domande, sia di coloro che vogliono continuare a lavorare dopo i sessant'anni, sia di coloro che invece preferiscono non farlo''
...

I contorni di questa ipotetica riforma appaioni sempre più incerti, ma sicuramente variopinti. Nel giro di 2 giorni sono state rilasciate dichairazioni su tutto e il contrario di tutto.
Possibile che nessuno si lamenti?

Ed ecco che Qualcuno risponde alla mia domanda dalla Berghem Fest di Alzano Lombardo.
Bossi: "Scenderemo in piazza per difendere il diritto alle nostre pensioni. Se la riforma del governo passera' a pagare saranno quelli che hanno gia' pagato tutta la vita per potere avere la pensione'.

Parole che mi aspetterei uscire dalla bocca di Pezzotta, queste ultime.
Ma che succede? Di fronte alla volontà del Governo, dapprima espressa poi rimodellata perchè sembrasse migliore, di rivedere il sistema pensionistico italiano i sindacati tacciono? Attendiamo ansiosi segnali di vita, piccole minacce di tumulti, insomma qualcosa che, anche lontanamente, ricordi la disapprovazione da parte dei lavoratori. E non valgono le agitazioni preannunciate per il settore dei traporti e quelle per il rinnovo dei contratti collattivi. Parlo di SCIOPERO GENERALE.
Che alla CIGL siano ancora stanchi per tutte le proteste fatte nei 5 anni del precedente Governo e non se la sentano di scendere in piazza a manifestare? Da non credere.

sabato 2 settembre 2006

La fata turchina con il burqua

Se Pinocchio diventa musulmano e parla in in nome di Allah, quale potrebbe essere il destino della fata tuchina, se non un bel burqua o lo chador?
Questo lo scenario del burattino di legno piu' famoso del mondo, che vedeva allungare il suo naso ogni volta che diceva una bugia, da quando si e' convertito all'Islam.
Nella nuova versione del libro di Carlo Collodi, 'Pinocchio', pubblicata in Turchia, il pezzo di legno che vuole tramutarsi a tutti costi in un bambino in carne ed ossa si rivolge al padre chiedendogli ''in nome di Allah, dammi del pane''.
Il rifacimento in chiave islamica dela storia che ha accompagnato la nostra infanzia , e' solo un esempio dei tanti libri simbolo della tradizione occidentale che, per essere sulla lista dei testi raccomandati dal ministero dell'Educazione turco, hanno dovuto trasformare i loro personaggi in adepti di Allah. La stesso mutamento è stato forzatamente causato alle avventure di Tom Sawyer di Mark Twain, dove compaiono parole ispirate dal Corano, e ad altri eroi simbolo della letteratura cristiana occidentale che, nei testi rimaneggiati, si tramutano in fervidi credenti dell'apocalisse descritta nel libro sacro musulmano.
Ci chiediamo perchè non cambiare radicalmente anche il titolo di questi classici e aggiungere il "liberamente tratto da...". Perchè, così rivoluzionati, perfino i loro autori farebbero fatica a riconoscerli.