Claire Colburn (Kirsten Dunst), Elizabethtown
I'm hard to remember, but I'm impossible to forget.
Il Blog di due amiche, due confidenti, due ragazze lontane geograficamente ma vicine nello spirito. Ovvero UNA SEMPLICE COMPLICAZIONE per parlare di sentimenti, politica e umanità varia. Ci piace che sia così: l'arcobaleno di attimi da ricordare.
lunedì 27 marzo 2006
domenica 26 marzo 2006
RACHID TAHA
Continuo a saltellare da un argomento all'altro e oggi sono approdata a quest'uomo....
Si tratta di un musicista franco-algerino, si chiama RACHID TAHA e una sua canzone con Bragovich mi ha conquistato.
Così ho inziato a cercare altre altre informazioni su di lui è ho scoperto che è un tipo veramente interessante...
Di nascita algerina, approdato all’età di dieci anni nelle fredde lande dell’Alsazia francese, ha dovuto imparare subito a misurare, e sopportare, il duro prezzo di una lenta integrazione, coltivando contemporaneamente l'amore per la musica.
Il giovane Rachid forma all’inizio degli anni ‘80 il suo primo gruppo dal nome impertinente ed emblematico “Carte de Sejour” (permesso di soggiorno) cominciando a prendere posizioni nette contro razzismo, conformismo, ogni forma d’esclusione ed a favore dell’autodeterminazione e della costruzione di un’identità da parte della prima generazione di ragazzi nati in Francia da genitori algerini. Le radici non vengono dimenticate o ripudiate ma applicate ed inserite in una realtà nuova, ad una società diversa che ormai fa parte di loro stessi e che rappresenta il loro futuro. Tutto il discorso per Rachid Taha si realizza attraverso la musica e relativi testi.
Nel 1991 comincia la sua carriera solista e diventa un rappresentante sempre più autorevole della cultura meticcia francese anche se lontano dalla tradizione del rai algerino per sua stessa ammissione.
I problemi sono unici, come lo sono le ingiustizie e le violazioni dei diritti : “La nostra cultura non è democratica/a casa i bambini non possono parlare con i loro genitori/nelle pubbliche assemblee tu non puoi fare domande al ministro, non c’è libertà di parlare/nessuna legge, nessuna considerazione” (Safi). La vitalità, l’energia, la storia di Rachid sono semplicemente al servizio di un orizzonte culturale fatto di popoli, di persone, di storie comuni, di musica.
Affascinante, no?
Si tratta di un musicista franco-algerino, si chiama RACHID TAHA e una sua canzone con Bragovich mi ha conquistato.
Così ho inziato a cercare altre altre informazioni su di lui è ho scoperto che è un tipo veramente interessante...
Di nascita algerina, approdato all’età di dieci anni nelle fredde lande dell’Alsazia francese, ha dovuto imparare subito a misurare, e sopportare, il duro prezzo di una lenta integrazione, coltivando contemporaneamente l'amore per la musica.
Il giovane Rachid forma all’inizio degli anni ‘80 il suo primo gruppo dal nome impertinente ed emblematico “Carte de Sejour” (permesso di soggiorno) cominciando a prendere posizioni nette contro razzismo, conformismo, ogni forma d’esclusione ed a favore dell’autodeterminazione e della costruzione di un’identità da parte della prima generazione di ragazzi nati in Francia da genitori algerini. Le radici non vengono dimenticate o ripudiate ma applicate ed inserite in una realtà nuova, ad una società diversa che ormai fa parte di loro stessi e che rappresenta il loro futuro. Tutto il discorso per Rachid Taha si realizza attraverso la musica e relativi testi.
Nel 1991 comincia la sua carriera solista e diventa un rappresentante sempre più autorevole della cultura meticcia francese anche se lontano dalla tradizione del rai algerino per sua stessa ammissione.
I problemi sono unici, come lo sono le ingiustizie e le violazioni dei diritti : “La nostra cultura non è democratica/a casa i bambini non possono parlare con i loro genitori/nelle pubbliche assemblee tu non puoi fare domande al ministro, non c’è libertà di parlare/nessuna legge, nessuna considerazione” (Safi). La vitalità, l’energia, la storia di Rachid sono semplicemente al servizio di un orizzonte culturale fatto di popoli, di persone, di storie comuni, di musica.
Affascinante, no?
venerdì 24 marzo 2006
Google fight!
Dopo la lettura di un brillante articolo di Simona Siri, ho deciso di provare anch'io l'ultima moda on web: la googlefight!
Non sai cos'è? Come sei antica!
E' l'ultima moda, il passatempo più veloce del Sudoku e meno dispendioso di energie. In pratica è la competizione on line per misurare il tuo indice di popolarità e quello del tuo Lui. Il tutto avviene ovviamente sul motore di ricerca più famoso del mondo, Google, dove si inseriscono i nomi dei fidanzatini (o dei duellanti).
Il mio risultato? Un po' me ne vergogno... 7 a 116. 7 sono i miei risultati, accompagnati da un mesto consiglio di Google, "Prova a eliminare le virgolette dalla ricerca per ottenere più risultati", mentre quel 116 è devastante.
Il mio orgoglio è un po' ferito, lo devo ammettere, speravo di raggiungere almeno i 20 link!
Comunque sia, l'articolo della Siri sconsigliava di uscire con uomini che avesse MENO risultati di noi, quindi sono rimasta nei canoni della coppia perfetta.
Un dubbio però mi assale: quale uomo potrà mai avere meno contatti di me? Un neonato? Orrore! Il mio bisogno di dominare esce sconfitto da questo test. Odio le mode!
Non sai cos'è? Come sei antica!
E' l'ultima moda, il passatempo più veloce del Sudoku e meno dispendioso di energie. In pratica è la competizione on line per misurare il tuo indice di popolarità e quello del tuo Lui. Il tutto avviene ovviamente sul motore di ricerca più famoso del mondo, Google, dove si inseriscono i nomi dei fidanzatini (o dei duellanti).
Il mio risultato? Un po' me ne vergogno... 7 a 116. 7 sono i miei risultati, accompagnati da un mesto consiglio di Google, "Prova a eliminare le virgolette dalla ricerca per ottenere più risultati", mentre quel 116 è devastante.
Il mio orgoglio è un po' ferito, lo devo ammettere, speravo di raggiungere almeno i 20 link!
Comunque sia, l'articolo della Siri sconsigliava di uscire con uomini che avesse MENO risultati di noi, quindi sono rimasta nei canoni della coppia perfetta.
Un dubbio però mi assale: quale uomo potrà mai avere meno contatti di me? Un neonato? Orrore! Il mio bisogno di dominare esce sconfitto da questo test. Odio le mode!
giovedì 23 marzo 2006
Stupidità
Lo so che al momento ci sono problemi più importanti, ma non ho voglia di occuparmene. Preferisco scrivere di cavolate come il GF. E poi, come dici sempre tu D., nessuno ci legge il blog! Quindi posso scrivere quel che mi pare!
L'argomento è: Fabiano, il ciociaro del GF
Mi chiedo come possa appassionare così tanto un tamarro di quelle proporzioni, un essere dislessico che fa il buttafuori perchè non potrebbe fare altro, un ignorante (nel senso letterale: che ignora proprio tutto) di proporzioni colossali... E potrei andare avanti a lungo e molto.
Vogliamo parlare delle scene che si sono viste quando sembrava che il buzzurro in questione dovesse uscire? Le urla della concorrente cinese entreranno nella storia, lacrime sgorgavano da tutti i pori, desolazione regnava nella Casa. La conduttrice fingeva anch'essa di essere in preda ad una crisi di pianto, per pura solidarietà. Uno strazio.
Conclusione? L'uomo è stato pagato a peso d'oro: ben 100mila euro che sono stati detratti dal montepremi. Contenti loro!
La motivazione assurda che ha portato al baratto è che la "creatura" ha tanto bisogno di soldi. Parliamo del GF o della fiera di beneficenza? Canale 5 è diventata una Onlus con scopi umanitari? Fabiano è uno dei progetti della Macchina del Sorriso?
Non penso proprio, mandiamo a casa, dalle fettuccine di mamma sua che tanto rimpiange.
L'argomento è: Fabiano, il ciociaro del GF
Mi chiedo come possa appassionare così tanto un tamarro di quelle proporzioni, un essere dislessico che fa il buttafuori perchè non potrebbe fare altro, un ignorante (nel senso letterale: che ignora proprio tutto) di proporzioni colossali... E potrei andare avanti a lungo e molto.
Vogliamo parlare delle scene che si sono viste quando sembrava che il buzzurro in questione dovesse uscire? Le urla della concorrente cinese entreranno nella storia, lacrime sgorgavano da tutti i pori, desolazione regnava nella Casa. La conduttrice fingeva anch'essa di essere in preda ad una crisi di pianto, per pura solidarietà. Uno strazio.
Conclusione? L'uomo è stato pagato a peso d'oro: ben 100mila euro che sono stati detratti dal montepremi. Contenti loro!
La motivazione assurda che ha portato al baratto è che la "creatura" ha tanto bisogno di soldi. Parliamo del GF o della fiera di beneficenza? Canale 5 è diventata una Onlus con scopi umanitari? Fabiano è uno dei progetti della Macchina del Sorriso?
Non penso proprio, mandiamo a casa, dalle fettuccine di mamma sua che tanto rimpiange.
Just to remember
Ennis Del Mar (Heath Ledger), Brokeback Mountain
Why don't you just let me be? It's because of you that I'm likethis! I ain't got nothing... I ain't nowhere... Get the fuck off me! I can't stand being like this no more, Jack.
Why don't you just let me be? It's because of you that I'm likethis! I ain't got nothing... I ain't nowhere... Get the fuck off me! I can't stand being like this no more, Jack.
lunedì 6 marzo 2006
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