La Volvo è in vendita. Lo rivela il quotidiano britannico Sunday Time e la decisione di mettere sul mercato la casa automobilistica svedese da parte della Ford non soprende più di tanto.
Il colosso americano dell'automobile, che aveva rilevato la Volvo nel 1999, specifica che la decisione è stata presa «in linea di principio» due settimane fa e la tempistica della dismissione non è stata ancora definita. Sembrerebbe inoltre che nessuna banca sia stata ancora incaricata di predisporre l'operazione, che potrebbe valere circa 8 miliardi di dollari, a fronte del prezzo di 6,45 miliardi di dollari che venne pagato otto anni fa all'atto dell'acquisto.
Comunque rappresenta una vendita significativa, che segue la cessione già avvenuta a marzo della casa automobilista inglese Aston Martin, marchio ritenuto da molti analisti non funzionale alla strategia di sopravvivenza a lungo termine del colosso statunitense, e altre vendite annunciate e non ancora realizzate in pieno. Infatti anche Jaguar e Land Roversono stati messi in vendita diversi mesi fa, ma saranno dismessi congiuntamente, con le offerte previste per questa settimana.
Questo ulteriore smantellamento del polo europeo avviata dalla Ford è la risposta ad una «fosca situazione finanziaria» sul mercato americano. Sicchè la possibile dismissione della casa automobilistica svedese segna un ulteriore passo nella ricerca del ritorno alla redditività dopo la profonda crisi che ha investito la Ford a causa della competizione aggressiva da parte delle case asiatiche, a partire dalla Toyota.
Attualmente la Volvo è il fiore all'occhiello del Premier Automotive Group (Pag), la holding dei marchi europei di lusso che Ford aveva costituito nella sua fase espansionista tra gli anni ottanta e i novanta, e che include anche Jaguar e Land Rover. Mentre la holding Pag nel suo complesso è in rosso - con una perdita che lo scorso anno ha toccato i 327 milioni di dollari su di un fatturato di 30 miliardi- si suppone che i bilanci Volvo siano in attivo, nonostante la Ford non abbia reso noti i conti separati del gruppo svedese. La casa statunitense ha imposto il massimo riserbo sui potenziali offerenti, monitorando i potenziali advisor dell'operazione, ma tra i potenziali interessati ci sarebbero Renault, Bmw, Hyundai e qualche gruppo cinese.
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