Ci siamo, è arrivato l'eroe perfetto, quello cattivo e tenero, buffo e fintamente crudele, occhiaie profonde e profilo di vaga ispirazione hitchcockiana. Già dal titolo è chiaro il paradosso, perché Despicable Me non è poi tanto cattivo. L'impressione che riesce a dare in un primo momento è comunque di crudeltà assoluta. In un felice quartiere suburbano circondato da recinti bianchi con cespugli di rose in fioritura e villette a schiera, si trova una casa nera con un prato morto. Ad insaputa dei vicini, nascosto sotto la casa c'è un nascondiglio segreto, dove Groo progetta il più grande colpo nella storia del mondo: rubare la Luna. Nel suo scopo è aiutato da buffi esserini gialli che dovrebbero essere la sua armata personale. Groo si delizia di tutte le cose cattive, prova piacere a fare dispetti e a veder soffrire le altre persone, in più è in possesso di una serie di aggeggi che gli consentono di compiere ogni tipo di cattiveria, come i raggi rimpicciolenti, paralizzanti e veicoli pronti per la battaglia che vanno sia su strada che in aria. Poi incontra tre piccole orfanelle che guardandolo trovano in lui qualcosa che nessuno ha mai visto prima: un potenziale papà. Il più grande cattivo del mondo si trova di fronte alla sua più grande sfida, rappresentata Margo, Edith e Agnes.
Dai trailer che sono stati pubblicati negli ultimi mesi si capisce come questo personaggio abbia tutto per conquistare tutto il pubblico, non solo i bambini. La voce originale di Groo appartiene a Steve Care, mentre nella versione italiana la voce sarà quella di Max Giusti. Bisogna pazientare ancora un po', poi potremmo vederlo.
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