Il parlamentare italiano è stato invitato a parlare oggi alla Commissione Ambiente del congresso USA.
Tra qualche settimana, infatti, il Congresso americano si esprimerà su un piano "alla Kyoto" di taglio delle emissioni di CO2 e sulla eventuale introduzione di una carbon tax, e gli organismi politici statunitensi hanno predisposto una serie di incontri per valutare le esperienze degli altri paesi.
Della Vedova nel suo intervento sostiene che, anche a partire dall’esperienza europea, Kyoto è un modello costoso e poco efficace per fronteggiare il cambiamento climatico. In particolare il deputato ha ricordato che i meccanismi di tetto alle emissioni sul modello di Kyoto sono strumenti costosi e poco efficaci per fronteggiare il cambiamento climatico e finiscono per inibire la crescita economica, piuttosto che promuoverne una "pulita", come di fatto è stato dimostrato dall’esperienza europea.
"Tagliare le emissioni di CO2" ha detto Della Vedova,"costa almeno 20 dollari per tonnellata, a fronte di un beneficio ambientale atteso di circa 2 dollari: una politica autolesionista"; della Vedova ha inoltre rimarcato che "sul piano politico, Kyoto è diventata per l’Europa un totem ideologico a cui sacrificare anche il rigore scientifico,e la recente conferenza sul clima promossa dal ministro Pecoraro Scanio ne è un esempio vivente".
A margine della conferenza l’onorevole Della Vedova ha incontrato alcuni senatori USA ed ha rilasciato diverse dichiarazioni ai media americani che stanno seguendo con particolare attenzione l’evolversi della politica ambientale federale, ed dichiarato: "Da rappresentante del centrodestra europeo mi impegno a creare una piattaforma politica che contenda alla sinistra il monopolio dell’ambientalismo e che punti su soluzioni liberali e di mercato".
(Non solo Silvio...)
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