Il Blog di due amiche, due confidenti, due ragazze lontane geograficamente ma vicine nello spirito. Ovvero UNA SEMPLICE COMPLICAZIONE per parlare di sentimenti, politica e umanità varia. Ci piace che sia così: l'arcobaleno di attimi da ricordare.
domenica 29 ottobre 2006
venerdì 27 ottobre 2006
La Gardini: «Luxuria esca dal bagno»
Fatto di cronaca, costume e ahimè anche di politica.
L'On. Gardini -che di onorevole non ha proprio nulla- sbraita nel bagno di Montecitorio per avervici trovato il trasgneder Vladimiro Guadagno, meglio noto come Vladimir Luxuria.
Se qualcuno prova a dire che quella donna, che di femminile ha solo la combinazione del DNA, ha ragione, lo distruggo.
Se solo la Gardini si rendesse conto delle sue enormi, infinite voragini e lacune culturali, se si impegnasse a studiare un po' di più, forse non avrebbe tempo per porsi il problema di che bagno debba usare Luxuria. Se fosse rimasta sul set a fere ciò che realmente sapeva fare, ovvero l'attrice, non dovremmo neppure porci il problema e perdere tempo con lei.
Lo scandalo non è il deputato comunista nel bagno delle donne, ma che quella specie di donna sia la portavoce di un partito che vorrebbe essere serio!
L'On. Gardini -che di onorevole non ha proprio nulla- sbraita nel bagno di Montecitorio per avervici trovato il trasgneder Vladimiro Guadagno, meglio noto come Vladimir Luxuria.
Se qualcuno prova a dire che quella donna, che di femminile ha solo la combinazione del DNA, ha ragione, lo distruggo.
Se solo la Gardini si rendesse conto delle sue enormi, infinite voragini e lacune culturali, se si impegnasse a studiare un po' di più, forse non avrebbe tempo per porsi il problema di che bagno debba usare Luxuria. Se fosse rimasta sul set a fere ciò che realmente sapeva fare, ovvero l'attrice, non dovremmo neppure porci il problema e perdere tempo con lei.
Lo scandalo non è il deputato comunista nel bagno delle donne, ma che quella specie di donna sia la portavoce di un partito che vorrebbe essere serio!
martedì 24 ottobre 2006
è delicato - zucchero
Tu lo sai che non e’ la fine
Si’ che lo sai…….
Che viene maggio
E sciolgo le brine
Si’ che lo sai……
Resti d’inverno
Persi nel vento
Io non mi stanco no, no
E vengo a cercarti
In un sogno amaranto
Questo cuore
Sparpagliato
Per il mondo se ne va’
Questo cuore
Disperato
E’ delicato
Dove sei
Arcobaleno
E cosa fai…….
Miele selvaggio
Quando ti sogno
Che cosa fai…….
Nel cuore mio
Tra il nulla e l’addio
Cosi’ mi manchi
Nell’universo
In mezzo al mondo
Cosi’ ti cerco
E grido forte
Da in mezzo al mondo
Solo io
Posso trovarti
Solo io
E inginocchiarmi
Solo io
Per innalzarti
Mio sole mi senti
Solo io
Da quante lune
Solo io
Ti aggiusto il cuore
Solo io
Io sono un’ombra
E tu, e tu sei il sole
Si’ che lo sai…….
Che viene maggio
E sciolgo le brine
Si’ che lo sai……
Resti d’inverno
Persi nel vento
Io non mi stanco no, no
E vengo a cercarti
In un sogno amaranto
Questo cuore
Sparpagliato
Per il mondo se ne va’
Questo cuore
Disperato
E’ delicato
Dove sei
Arcobaleno
E cosa fai…….
Miele selvaggio
Quando ti sogno
Che cosa fai…….
Nel cuore mio
Tra il nulla e l’addio
Cosi’ mi manchi
Nell’universo
In mezzo al mondo
Cosi’ ti cerco
E grido forte
Da in mezzo al mondo
Solo io
Posso trovarti
Solo io
E inginocchiarmi
Solo io
Per innalzarti
Mio sole mi senti
Solo io
Da quante lune
Solo io
Ti aggiusto il cuore
Solo io
Io sono un’ombra
E tu, e tu sei il sole
"Essendo che lo vorrei"
Premesso che si dice il peccato , ma non il peccatore e che l'autore di questo sproloquio non verrà riportato, vorrei sottolineare come da una piccola cosa come il titolo di questo post se ne possano intuire molte. Io ho intuito un profondo malessere e una indecisione talemente preponderante da far ingarbugliare anche una delle menti più acute che conosca. Ho intuito come una essere umano, specie se di sesso femminile, possa essere causa consapevole e masochista del suo stesso travaglio.
Cambiamo pagina, per favore! Essendo che lo vorresti.
Cambiamo pagina, per favore! Essendo che lo vorresti.
domenica 22 ottobre 2006
mercoledì 18 ottobre 2006
Domenica sera
Una terrazza all'aperto nel cuore di una città della provincia italiana, un ristorante all'aperto e un rifugio al tempo stesso.
Noi siamo lì, si ride e si scherza sulla vita, sui nostri 20 anni, le avventure di tutti i giorni, divisi tra Bologna, Milano e chissà, piccole esperienze che si incontrano periodicamente. All'imporvviso arrivate Voi: un Lui e una Lei, età imprecisata ma ancora contenuta nella definizione teenager, in quella fase della vita che a noi sembra già solo un ricordo spensierato. E catturate tutta la nostra attenzione. Mano nella mano si avvicinano ad un tavolo seguendo la cameriera e goffamente si siedono. La serveuse versa loro un bicchiere di prosecco, noi li guardiamo come se non avessimo mai visto una coppia di fidanzati liceali prima di allora, come se non lo fossimo mai stati liceali, noi. Lei assaggia il vino e storce il naso, lui beve lentamente, ma inesorabile: lui è l'uomo. Noi siamo a ridere e scherzare di quella goffaggine, del freddo che ha Lei, con i jeans a vita bassa e un abbigliamento che certo non sarebbe adatto a una serata di ottobre. Ridiamo dell'imbarazzo percepibile, ci chiediamo se sia il loro primo appuntamento, ci auguriamo che sì, non siano mai usciti a cena prima.
Così, tra una battuta e l’altra, prima che ce ne rendiamo conto, la loro cena è terminata e si avviano all’uscita, mano nella mano come erano arrivati. Il nostro vino è andato via via calando nella bottiglia, la serata volge alla fine e ora che non ci sono più Lui e Lei si può parlare di politica, orientamenti sessuali e zoo safari, ma la magia che si è sprigionata con quei due ragazzi è lontana dal tornare.
Sottofondo: Wim Martens The belly of an architect
Noi siamo lì, si ride e si scherza sulla vita, sui nostri 20 anni, le avventure di tutti i giorni, divisi tra Bologna, Milano e chissà, piccole esperienze che si incontrano periodicamente. All'imporvviso arrivate Voi: un Lui e una Lei, età imprecisata ma ancora contenuta nella definizione teenager, in quella fase della vita che a noi sembra già solo un ricordo spensierato. E catturate tutta la nostra attenzione. Mano nella mano si avvicinano ad un tavolo seguendo la cameriera e goffamente si siedono. La serveuse versa loro un bicchiere di prosecco, noi li guardiamo come se non avessimo mai visto una coppia di fidanzati liceali prima di allora, come se non lo fossimo mai stati liceali, noi. Lei assaggia il vino e storce il naso, lui beve lentamente, ma inesorabile: lui è l'uomo. Noi siamo a ridere e scherzare di quella goffaggine, del freddo che ha Lei, con i jeans a vita bassa e un abbigliamento che certo non sarebbe adatto a una serata di ottobre. Ridiamo dell'imbarazzo percepibile, ci chiediamo se sia il loro primo appuntamento, ci auguriamo che sì, non siano mai usciti a cena prima.
Così, tra una battuta e l’altra, prima che ce ne rendiamo conto, la loro cena è terminata e si avviano all’uscita, mano nella mano come erano arrivati. Il nostro vino è andato via via calando nella bottiglia, la serata volge alla fine e ora che non ci sono più Lui e Lei si può parlare di politica, orientamenti sessuali e zoo safari, ma la magia che si è sprigionata con quei due ragazzi è lontana dal tornare.
Sottofondo: Wim Martens The belly of an architect
4 anni dopo
I carabinieri di Latina stanno indagando su una segnalazione fatta ieri sera da una persona che dice di aver visto in citta' Denise Pipitone. La persona ha telefonato al 112 affermando di aver visto la bimba in un'auto dove c'erano 3 donne nomadi. Stretto riserbo sulle indagini e false speranze per una famiglia.
E' così brutto arrendersi all'ineluttabilità del destino?
E' così brutto arrendersi all'ineluttabilità del destino?
lunedì 16 ottobre 2006
venerdì 13 ottobre 2006
solo amore
Solo AMORE. Solo splendido e fantastico amore. Qualcosa di innegabile, che ti nasce dentro e che non puoi rifiutare, non puoi soffocare, puoi far finta che non ci sia, puoi nasconderlo perché ti fa paura, puoi vivere come se non esistesse, ma c’è, e quando abbassi un po’ la guardia viene fuori, e tu lotti, perché non vuoi neanche ricordarti che esiste, figuriamoci se vuoi mostrarlo.
I suoi occhi, il suo sguardo. Il suo magnetismo.
È come guardare lo specchio della tua vita e ricordarti di qualcosa che avevi un tempo, che ti faceva star bene, ma che poi hai perso e che ti è mancata talmente che hai preferito cancellarla, ma ora l’hai ritrovata, anche se non vuoi ammetterlo, anche se ti terrorizza.
E poi cosa potresti fare?
Potresti solo piangere e disperarti.
Ma potresti scioglierti. Ritrovare il sole.
Vivere fino in fondo, anche col rischio di farti male. Lanciare in alto il tuo cuore, anche se magari poi cade e si frantuma.
Come potrebbe essere.
Come ti sentiresti a volare di nuovo tra le stelle, ad avere la sua testa sul tuo petto e ad annusargli i capelli e accarezzargli il viso.
Ma non puoi permetterti di sognare. Perché non succederà.
I suoi occhi, il suo sguardo. Il suo magnetismo.
È come guardare lo specchio della tua vita e ricordarti di qualcosa che avevi un tempo, che ti faceva star bene, ma che poi hai perso e che ti è mancata talmente che hai preferito cancellarla, ma ora l’hai ritrovata, anche se non vuoi ammetterlo, anche se ti terrorizza.
E poi cosa potresti fare?
Potresti solo piangere e disperarti.
Ma potresti scioglierti. Ritrovare il sole.
Vivere fino in fondo, anche col rischio di farti male. Lanciare in alto il tuo cuore, anche se magari poi cade e si frantuma.
Come potrebbe essere.
Come ti sentiresti a volare di nuovo tra le stelle, ad avere la sua testa sul tuo petto e ad annusargli i capelli e accarezzargli il viso.
Ma non puoi permetterti di sognare. Perché non succederà.
martedì 10 ottobre 2006
Come una barca nell'oceano
perdutasi nella tempesta. Così finalmente credo di aver trovato la spiaggia dove approdare. QUI
Cercavo da tempo una sponda radicale di centro destra ma la paura di lasciare Mamma FI era tanta. Ora sono abbastanza grande da poter camminare da sola.
Cercavo da tempo una sponda radicale di centro destra ma la paura di lasciare Mamma FI era tanta. Ora sono abbastanza grande da poter camminare da sola.
Il tormentone della piazza
Io ho già deciso da tempo che non sono interessata a "scendere in piazza" per pretestare contro questa Finaziaria. E non perchè mi piaccia, sia chiaro.
Non voglio parteciapare alle manifestazioni nazionali perchè ritengo che ci sia ancora tanto lavoro e tanta rivoluzione da fare all'interno di Forza Italia, partito in balia della corrente. Non vorrei che si organizzasse nessuna mobilitazione, nessun bagno di folla, perchè gli italiani si stanno accorendo da soli che c'è qualcosa in questa manovra economica che non va. Non c'è bisogno che venga detto da una folla inferocita e infreddolita.
Abbiamo bisogno di ristabilire un equilibrio interno ed è troppo tempo che se ne parla, poci i risultati raggiunti.
Per la piazza c'è sempre tempo.
Non voglio parteciapare alle manifestazioni nazionali perchè ritengo che ci sia ancora tanto lavoro e tanta rivoluzione da fare all'interno di Forza Italia, partito in balia della corrente. Non vorrei che si organizzasse nessuna mobilitazione, nessun bagno di folla, perchè gli italiani si stanno accorendo da soli che c'è qualcosa in questa manovra economica che non va. Non c'è bisogno che venga detto da una folla inferocita e infreddolita.
Abbiamo bisogno di ristabilire un equilibrio interno ed è troppo tempo che se ne parla, poci i risultati raggiunti.
Per la piazza c'è sempre tempo.
lunedì 9 ottobre 2006
Quando appoggi il capo sul cuscino, ricordati del naso
Usato il «drug wipe». Gli autori: «I nomi resteranno top secret»
«Un onorevole su tre fa uso di droga» Scoop delle Iene
- Un onorevole su tre fa uso di stupefacenti, prevalentemente cannabis ma anche cocaina: è il risultato di un test eseguito, a loro insaputa, su 50 deputati dalle Iene, che ne proporranno i risultati nella prima puntata della nuova serie del programma, martedì alle 21 su Italia1.
PROVA - Il test, eseguito con uno stratagemma, è il drug wipe, un tampone frontale che ha una percentuale di infallibilità del 100%. Il 32% degli «intervistati» è risultato positivo: di questo il 24% (12 persone) alla cannabis, e l'8% (4 persone) alla cocaina.
Gli onorevoli sono stati avvicinati la settimana scorsa con la scusa della Finanziaria appena presentata. Puntualmente, a metà dell'intervista, la truccatrice si accorgeva che la fronte del politico era «troppo lucida» e bisognava tamponare. Un colpetto e via, il gioco era fatto. L'ignaro deputato, colto al volo davanti a Montecitorio da una sedicente tv satellitare, si era in realtà sottoposto, senza saperlo al test che rivela se si è fatto uso di stupefacenti nelle ultime 36 ore.
Da questo episodio sono subito nate le prime polemiche e il servizio delle Iene ha diviso il mondo politico. Per esempio non è piaciuto per niente a Pier Ferdinando Casini. Durante la registrazione di «Porta a porta» l'ex presidente della Camera ha detto che «le Iene quando fanno satira sono benvenute, ma questa cosa mi sembra una pessima trovata pubblicitaria». Casini ha poi parlato di una «attendibilità di questa specie di esperimento scientifico equivalente allo zero. Su questi temi non bisogna scherzare, ma fare una lotta senza quartiere alla droga». Ha invece risposto con una battuta Piero Fassino, anche lui ospita a "Porta a Porta": «Vorrei essere sicuro dell'attendibilità del tampone... Siccome le Iene giocano sull'ironia e sullo scherzo, allora me la cavo con una battuta: così si fa più in fretta a cambiare la legge Fini sulle tossicodipendenze...».
Se i dati che sono emersi, nonostante il campione sia molto limitato e forse neppure super partes, forse non ci dovremmo stupire più di tanto.
Non vogliamo certamente difendere chi usa sostanze stupefacenti, a maggior ragione se sono i nostri rappresentanti in Parlamento. Ma siamo abbastanza smaliziate da sapere che l'uso, in particolare di coca, di sostanze che aumentino le potenzialità individuali e la resistenza alla fatica, è talmente diffuso da diventare normale.
«Un onorevole su tre fa uso di droga» Scoop delle Iene
- Un onorevole su tre fa uso di stupefacenti, prevalentemente cannabis ma anche cocaina: è il risultato di un test eseguito, a loro insaputa, su 50 deputati dalle Iene, che ne proporranno i risultati nella prima puntata della nuova serie del programma, martedì alle 21 su Italia1.
PROVA - Il test, eseguito con uno stratagemma, è il drug wipe, un tampone frontale che ha una percentuale di infallibilità del 100%. Il 32% degli «intervistati» è risultato positivo: di questo il 24% (12 persone) alla cannabis, e l'8% (4 persone) alla cocaina.
Gli onorevoli sono stati avvicinati la settimana scorsa con la scusa della Finanziaria appena presentata. Puntualmente, a metà dell'intervista, la truccatrice si accorgeva che la fronte del politico era «troppo lucida» e bisognava tamponare. Un colpetto e via, il gioco era fatto. L'ignaro deputato, colto al volo davanti a Montecitorio da una sedicente tv satellitare, si era in realtà sottoposto, senza saperlo al test che rivela se si è fatto uso di stupefacenti nelle ultime 36 ore.
Da questo episodio sono subito nate le prime polemiche e il servizio delle Iene ha diviso il mondo politico. Per esempio non è piaciuto per niente a Pier Ferdinando Casini. Durante la registrazione di «Porta a porta» l'ex presidente della Camera ha detto che «le Iene quando fanno satira sono benvenute, ma questa cosa mi sembra una pessima trovata pubblicitaria». Casini ha poi parlato di una «attendibilità di questa specie di esperimento scientifico equivalente allo zero. Su questi temi non bisogna scherzare, ma fare una lotta senza quartiere alla droga». Ha invece risposto con una battuta Piero Fassino, anche lui ospita a "Porta a Porta": «Vorrei essere sicuro dell'attendibilità del tampone... Siccome le Iene giocano sull'ironia e sullo scherzo, allora me la cavo con una battuta: così si fa più in fretta a cambiare la legge Fini sulle tossicodipendenze...».
Se i dati che sono emersi, nonostante il campione sia molto limitato e forse neppure super partes, forse non ci dovremmo stupire più di tanto.
Non vogliamo certamente difendere chi usa sostanze stupefacenti, a maggior ragione se sono i nostri rappresentanti in Parlamento. Ma siamo abbastanza smaliziate da sapere che l'uso, in particolare di coca, di sostanze che aumentino le potenzialità individuali e la resistenza alla fatica, è talmente diffuso da diventare normale.
giovedì 5 ottobre 2006
Annuncio: CERCO CASA
mercoledì 4 ottobre 2006
A(P)PARTE ME
Dilemma femminile
per restare in tema..
Cos’è il sesso? È un atto meccanico, qualcosa che ha a che fare più col nostro essere animali che con la razionalità. Incontri qualcuno che risveglia i tuoi ormoni e il tuo pensiero è quello. Stupendo per carità, ma fine a sé stesso. Serve per sfogarsi, per svagare la mente, per provare piacere. L’importante però è essere d’accordo, assicurarsi che anche l’altra persona la pensi così, perché altrimenti è il modo peggiore per essere feriti.
Ma quando col sesso si provano emozioni, quando senti che il tuo corpo si scioglie per fondersi con quello di qualcun’altro, quando riesci a percepire il suo profumo e perderti nell’immensità del suo sguardo, quando apri gli occhi e ti trovi davanti qualcuno che non è una persona qualsiasi ma è l’unica con cui vorresti davvero condividere questo momento, allora non è più solo sesso. Allora è qualcosa che deriva direttamente dall’amore e ti fa sentire bene come poche altre cose possono fare. Ma questa è un’altra storia. Perché è anche qualcosa di vulnerabile, di fragile. E non tutti sono pronti per viverlo. La maggior parte della gente lo fugge.
Ma quando col sesso si provano emozioni, quando senti che il tuo corpo si scioglie per fondersi con quello di qualcun’altro, quando riesci a percepire il suo profumo e perderti nell’immensità del suo sguardo, quando apri gli occhi e ti trovi davanti qualcuno che non è una persona qualsiasi ma è l’unica con cui vorresti davvero condividere questo momento, allora non è più solo sesso. Allora è qualcosa che deriva direttamente dall’amore e ti fa sentire bene come poche altre cose possono fare. Ma questa è un’altra storia. Perché è anche qualcosa di vulnerabile, di fragile. E non tutti sono pronti per viverlo. La maggior parte della gente lo fugge.
lunedì 2 ottobre 2006
IL materasso è la felicità
Basta, basta, basta! Non se ne può più di celebrities che dichiarano alla stampa la loro castità.
Non è possibile che ogni settimana faccia outing una donna diversa, dicendo che non pratica da tot mesi ed è felice. Non può essere la moda del momento.
Se cerchiamo di ricapitolare chi si è dichiarata "casta" neglio ultimi mesi vengono subito in mente Michelle Hunzicher e Paris Hilton, ora perfino la principessa Alessandra Borghese sente il bisogno di dichiararlo ai microfoni del TG5. Tutte caste e felici. Possibile che non ci sia nessun uomo disposto a far cambiare loro idea?
Le proprietarie di questo blog non praticano la castità nè si prostituiscono. Molto semplicemente vivono il sesso liberamente e senza costrizioni moralistiche. E ne sono orgogliose!
P.S.
Ci piacerebbe che anche qualche uomo, seguendo la scia del momento, facesse una dichiarazion del genere. Chi si offre?
Non è possibile che ogni settimana faccia outing una donna diversa, dicendo che non pratica da tot mesi ed è felice. Non può essere la moda del momento.
Se cerchiamo di ricapitolare chi si è dichiarata "casta" neglio ultimi mesi vengono subito in mente Michelle Hunzicher e Paris Hilton, ora perfino la principessa Alessandra Borghese sente il bisogno di dichiararlo ai microfoni del TG5. Tutte caste e felici. Possibile che non ci sia nessun uomo disposto a far cambiare loro idea?
Le proprietarie di questo blog non praticano la castità nè si prostituiscono. Molto semplicemente vivono il sesso liberamente e senza costrizioni moralistiche. E ne sono orgogliose!
P.S.
Ci piacerebbe che anche qualche uomo, seguendo la scia del momento, facesse una dichiarazion del genere. Chi si offre?
Nessuno tocchi Mirza
PAKISTAN L'esecuzione di un uomo può attendere, è Ramadan.
Mirza Tahir Hussain, 36 anni, cittadino britannico, sarebbe dovuto morire ieri. Ad essere precisi avrebbe dovuto essere ucciso da tempo: il primo giugno, il primo agosto e anche il primo settembre. In ogni occasione la sua condanna morte è stata posticipata dell'intervento del magnanimo presidente Pervez Musharraf. L'intervento che ne ha evitato la morte ieri è ancora più trascendentale. Infatti la condanna sarebbe dovuta diventare esecutiva, per l'ennesima volta, il primo ottobre, ma è stata posticipata perchè il mese sacro del Ramadan non lo consentirebbe.
La storia di questo caso è abbastanza travagliata e ermetica da comprendere.
L'accusa è di aver ucciso un tassista nel 1988 e in origine, Hussain è stato riconosciuto colpevole di omicidio e condannato a morte da un tribunale ordinario.
Tuttavia, nei processi d’appello del 1992 e 1996, sono state annullate sia la condanna capitale che il giudizio di colpevolezza, per insufficienza di prove. Pochi giorni dopo il secondo appello, però, Hussain è stato accusato dello stesso crimine davanti ad un tribunale della Sharia, la Legge Divina.
Nel 1998 è arrivata la decisione del tribunale islamico, che lo ha riconosciuto colpevole di omicidio a scopo di rapina e condannato a morte.
La condanna capitale è stata poi confermata dalla sezione religiosa della Corte Suprema pakistana, che ha esaminato il caso nel 2003 e 2004.
La versione dei fatti fornita da Hussain è completamente diversa e lui si è sempre dichiarato innocente.
Giunto in Pakistan per incontrare la propria famiglia, la sera del 17 dicembre 1988 Hussain avrebbe preso un taxi. Il conducente, Jamshed Khan, avrebbe estratto una pistola per aggredirlo. Nella colluttazione sarebbe partito il colpo che ha ucciso Khan.
Il sistema giuridico pakistano ha 2 peralleli che a volte si sovrappongono; uno basato sulla Common Law inglese e un'altro basato sulla legge islamica. Accade spesso che la Sharia, la legge coranica, capovolga il verdetto deducibile dal sistema anglosassone e abbia valore primario.
Non è sicuramente questa la sede per stabilire la sua colpevolezza o meno. Ci chiediamo però a quanta pressione psicologica sia sottoposto quest'uomo, in bilico fra la vita e una morte prestabilita da altri. Quanto la mente può sostenere questa precarietà. Quanta inumanità c'è in tutto questo.
Mirza Tahir Hussain, 36 anni, cittadino britannico, sarebbe dovuto morire ieri. Ad essere precisi avrebbe dovuto essere ucciso da tempo: il primo giugno, il primo agosto e anche il primo settembre. In ogni occasione la sua condanna morte è stata posticipata dell'intervento del magnanimo presidente Pervez Musharraf. L'intervento che ne ha evitato la morte ieri è ancora più trascendentale. Infatti la condanna sarebbe dovuta diventare esecutiva, per l'ennesima volta, il primo ottobre, ma è stata posticipata perchè il mese sacro del Ramadan non lo consentirebbe.
La storia di questo caso è abbastanza travagliata e ermetica da comprendere.
L'accusa è di aver ucciso un tassista nel 1988 e in origine, Hussain è stato riconosciuto colpevole di omicidio e condannato a morte da un tribunale ordinario.
Tuttavia, nei processi d’appello del 1992 e 1996, sono state annullate sia la condanna capitale che il giudizio di colpevolezza, per insufficienza di prove. Pochi giorni dopo il secondo appello, però, Hussain è stato accusato dello stesso crimine davanti ad un tribunale della Sharia, la Legge Divina.
Nel 1998 è arrivata la decisione del tribunale islamico, che lo ha riconosciuto colpevole di omicidio a scopo di rapina e condannato a morte.
La condanna capitale è stata poi confermata dalla sezione religiosa della Corte Suprema pakistana, che ha esaminato il caso nel 2003 e 2004.
La versione dei fatti fornita da Hussain è completamente diversa e lui si è sempre dichiarato innocente.
Giunto in Pakistan per incontrare la propria famiglia, la sera del 17 dicembre 1988 Hussain avrebbe preso un taxi. Il conducente, Jamshed Khan, avrebbe estratto una pistola per aggredirlo. Nella colluttazione sarebbe partito il colpo che ha ucciso Khan.
Il sistema giuridico pakistano ha 2 peralleli che a volte si sovrappongono; uno basato sulla Common Law inglese e un'altro basato sulla legge islamica. Accade spesso che la Sharia, la legge coranica, capovolga il verdetto deducibile dal sistema anglosassone e abbia valore primario.
Non è sicuramente questa la sede per stabilire la sua colpevolezza o meno. Ci chiediamo però a quanta pressione psicologica sia sottoposto quest'uomo, in bilico fra la vita e una morte prestabilita da altri. Quanto la mente può sostenere questa precarietà. Quanta inumanità c'è in tutto questo.
Buongiorno fiorellino
Risvegliatosi dal torpore -ormai quasi letargo- il centrodestra si mobilita contro una delle manovre finanziarie più audaci e impertinenti che si siano mai viste.
Perchè, come dice il mio prof. Giavazzi dalle pagine dell'illustre Corsera, "non mi pare che questa prima Finanziaria vada nella direzione auspicata".
Perchè, come dice il mio prof. Giavazzi dalle pagine dell'illustre Corsera, "non mi pare che questa prima Finanziaria vada nella direzione auspicata".
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