Usato il «drug wipe». Gli autori: «I nomi resteranno top secret»
«Un onorevole su tre fa uso di droga» Scoop delle Iene
- Un onorevole su tre fa uso di stupefacenti, prevalentemente cannabis ma anche cocaina: è il risultato di un test eseguito, a loro insaputa, su 50 deputati dalle Iene, che ne proporranno i risultati nella prima puntata della nuova serie del programma, martedì alle 21 su Italia1.
PROVA - Il test, eseguito con uno stratagemma, è il drug wipe, un tampone frontale che ha una percentuale di infallibilità del 100%. Il 32% degli «intervistati» è risultato positivo: di questo il 24% (12 persone) alla cannabis, e l'8% (4 persone) alla cocaina.
Gli onorevoli sono stati avvicinati la settimana scorsa con la scusa della Finanziaria appena presentata. Puntualmente, a metà dell'intervista, la truccatrice si accorgeva che la fronte del politico era «troppo lucida» e bisognava tamponare. Un colpetto e via, il gioco era fatto. L'ignaro deputato, colto al volo davanti a Montecitorio da una sedicente tv satellitare, si era in realtà sottoposto, senza saperlo al test che rivela se si è fatto uso di stupefacenti nelle ultime 36 ore.
Da questo episodio sono subito nate le prime polemiche e il servizio delle Iene ha diviso il mondo politico. Per esempio non è piaciuto per niente a Pier Ferdinando Casini. Durante la registrazione di «Porta a porta» l'ex presidente della Camera ha detto che «le Iene quando fanno satira sono benvenute, ma questa cosa mi sembra una pessima trovata pubblicitaria». Casini ha poi parlato di una «attendibilità di questa specie di esperimento scientifico equivalente allo zero. Su questi temi non bisogna scherzare, ma fare una lotta senza quartiere alla droga». Ha invece risposto con una battuta Piero Fassino, anche lui ospita a "Porta a Porta": «Vorrei essere sicuro dell'attendibilità del tampone... Siccome le Iene giocano sull'ironia e sullo scherzo, allora me la cavo con una battuta: così si fa più in fretta a cambiare la legge Fini sulle tossicodipendenze...».
Se i dati che sono emersi, nonostante il campione sia molto limitato e forse neppure super partes, forse non ci dovremmo stupire più di tanto.
Non vogliamo certamente difendere chi usa sostanze stupefacenti, a maggior ragione se sono i nostri rappresentanti in Parlamento. Ma siamo abbastanza smaliziate da sapere che l'uso, in particolare di coca, di sostanze che aumentino le potenzialità individuali e la resistenza alla fatica, è talmente diffuso da diventare normale.
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