Sono trascorsi alcuni mesi da quando le polemiche per l'allargamento della base Usa di Vicenza infuocavano il clima politico e migliaia di persone scendevano in strada per protestare contro la decisione del Governo Prodi..
Oggi la contestazione è tornata a farsi sentire, più forte che mai, in una cornice insolita.
Infatti il presidente del Consiglio è stato accolto al Festival dell'Economia di Trento dalle grida di circa 200 manifestanti, riunitisi per protestare contro l'allargamento della base Dal Molin.
Le rimostranze sono proseguite aspramente anche all'interno dell'Auditorium, tanto che è stata data al gruppo la possibilità di prendere parola per esprimere la propria posizione e far proseguire la convention con serenità.
La portavoce dei No Base, Cinzia Bottone, ha ricordato come il governo si sia comportato male nei confronti della popolazione di Vicenza, neppure interpellata sull'argomento, e di come abbia disatteso gli impegni presi . L'affondo finale è stato duro perchè la donna ha ricordato di essere stata lei stessa una elettrice di Prodi, anche grazie al programma dell'Unione, le 281 pagine che erano state presentate agli elettori e sono rimaste fino ad ora inattuate.
Il presidente del Consiglio è rimasto impassibile durante l'intervento della contestatrice, senza proferire verbo. Quando poi ha ripreso a parlare non ha risposto esplicitamente alle accuse e al termine dell'incontro ha commentato il fatto limitandosi a dire che queste contrapposizioni distruggono il Paese.
Infine ha dovuto lasciare il convegno insieme alla moglie da un'uscita secondaria, tra due ali di poliziotti che tenevano a bada i contestatori.
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