giovedì 8 febbraio 2007

Rainbow

Le bambine da piccole hanno l’amichetta del cuore, quella con la quale si scambiano i vestiti delle bambole e le figurine, quella con cui si fanno i patti di sangue e i compiti nel doposcuola.
Io con la migliore amica divido questo blog.
Poi c'è il mio migliore amico, che si definisce tale, il cui ruolo è darmi un punto di vista maschile delle diverse situazioni. Che non ha mai molto tempo per me e io non sto abbastanza a Ravenna per lui.
Allora tutto cambia e un giorno ti accorgi che la definizione non basta più, è superata ormai dai sentimenti. A quella persona vuoi bene, pensi spesso a lui. Però. Però quando hai bisogno di una informazione, un consiglio, quando vuoi fare due chiacchiere o anche quando pensi a una persona che stimi, non si delinea più la stessa figura nella tua testa.
E le definizioni crollano, non hanno più ragione di esistere, come fossero i posti assegnati a tavola. La tavolata è cambiata, sono cambiati i componenti.
Triste realtà.

1 commento:

Animo Inquieto ha detto...

Cara oggi direi che ti ho proprio intristito... cambiano le circostanze e quindi cambiano le routine, ma tu saprai capire, riaffrontando le persone che ti sono care, se è proprio vero che qualcosa è andato perso, o semplicemente è lì che ti aspetta.
Intitolerei stamattina: l'attacco dei cloni. Non demordere! Meravigliosa creaturaaa....