Questa ragazza dagli occhi verdi si chiama Carolina Varchi. E' la 29enne vice presidente nazionale della Giovane Italia, recinto per gli under pidiellini, ed è stata esclusa dal listino bloccato di Nello Musumeci in Sicilia.
Perché occuparsi di lei? Perché probabilmente diventerà il causus belli della spaccatura tante volte annunciata e mai concretizzata tra An e Fi.
Infatti Carolina aveva firmato l'accettazione di candidatura per le prossime regionali siciliane, era sicura di entrare quando all'ultimo ha scoperto che il suo nome era sparito dal listino bloccato.
La sua esclusione ha creato una vera e propria rivolta. I primi commenti sono fioccati attraverso Twitter, poi sono arrivate le accuse più autorevoli del suo capocorrente, il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Mercoledì ci sarà la decisione definitiva per decidere se la destra sociale può vivere al di fuori di un partito senza prospettive. E sul tavolo il caso Varchi peserà parecchio.
Ora, il problema da porsi è un altro. Possibile che molte giovani valorose debbano per forza usare il listino bloccato per essere candidate? Non c'è solo il caso più eclatante di Nicole Minetti, ma anche quello della capogruppo a tempo limitatissimo in Lazio, Chiara Colosimo, e della consigliera piemontese Augusta Montaruli.
Si tratta di ragazze in gamba con anni di militanza alle spalle. Allora perché non provare a mettersi in gioco fino in fondo e prendere i voti uno a uno?
Una risposta l'ha data la stessa Varchi al Corriere della sera:
«Che senso avrebbe avuto candidarmi in solitaria contro i ricchi gattopardi del Pdl?».Ne consegue che abbia preferito rimanere esclusa del tutto.
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