Quanti si sono appassionati nel progetto di Oscar Giannino per Fermare il declino. Il numero aderenti nel momento in cui scrivo segna oltre 25 mila adesioni e cresce al ritmo di dieci minuti.
Quello che sembrava destinato a diventare il partito di Confindustria si sta strutturando al meglio.
Col passare delle settimane si è formato un coordinamento territoriale per raggiungere tutte le zone d'Italia. I profili sono senza dubbio interessantissimi e, come mi ha detto qualcuno, «bisogna avere ottenuto un PhD in qualche ateneo statunitense per aspirare a un ruolo apicale in Fid».
Tra le varie figure spiccava quella di un sindacalista, Gianni Castellan, che per la precisione è responsabile dei metalmeccanici di Padova della Fim-Cisl. Bene, lui ha dovuto lasciare il movimento per motivi squisitamente sindacali. Sono rimasti i dotti firmatari, nomi di sicuro richiamo.
Quello che mi ha colpito però è la scelta delle location, almeno a Milano.
Il primo incontro si è svolto a casa di Carlo Maria Pinardi, fondatore della società di consulenza Analysis.
Poi c'è stata una puntata al Teatro dal Verme e lunedì sera all'hotel dei Cavalieri. Un quattro stelle nella centralissima piazza Missori che ha attratto i seguaci di Fid in una delle sue sale damascate e in seguito in un salone addobbato per la cena al prezzo di 100/150 euro.
A breve ci sarà un aperitivo con cena di gala in compagnia di Oscar Giannino all'hotel Mariott che costerà altri 250 euro (120 per gli accompagnatori).
Il prossimo appuntamento è in piazza Scala il 22 ottobre, tra il Marchesino e il Piermarini. Lì ci sono le dimensioni adatte per non sfigurare in caso i numeri siano ridotti e le frequentazioni giuste.
Insomma, non c'è mai un posto che non sia chicchissimo, alla moda. Ma tutta questa upper class non farà male alle urne?
Quello che sembrava destinato a diventare il partito di Confindustria si sta strutturando al meglio.
Col passare delle settimane si è formato un coordinamento territoriale per raggiungere tutte le zone d'Italia. I profili sono senza dubbio interessantissimi e, come mi ha detto qualcuno, «bisogna avere ottenuto un PhD in qualche ateneo statunitense per aspirare a un ruolo apicale in Fid».
Tra le varie figure spiccava quella di un sindacalista, Gianni Castellan, che per la precisione è responsabile dei metalmeccanici di Padova della Fim-Cisl. Bene, lui ha dovuto lasciare il movimento per motivi squisitamente sindacali. Sono rimasti i dotti firmatari, nomi di sicuro richiamo.
Quello che mi ha colpito però è la scelta delle location, almeno a Milano.
Il primo incontro si è svolto a casa di Carlo Maria Pinardi, fondatore della società di consulenza Analysis.
Poi c'è stata una puntata al Teatro dal Verme e lunedì sera all'hotel dei Cavalieri. Un quattro stelle nella centralissima piazza Missori che ha attratto i seguaci di Fid in una delle sue sale damascate e in seguito in un salone addobbato per la cena al prezzo di 100/150 euro.
A breve ci sarà un aperitivo con cena di gala in compagnia di Oscar Giannino all'hotel Mariott che costerà altri 250 euro (120 per gli accompagnatori).
Il prossimo appuntamento è in piazza Scala il 22 ottobre, tra il Marchesino e il Piermarini. Lì ci sono le dimensioni adatte per non sfigurare in caso i numeri siano ridotti e le frequentazioni giuste.
Insomma, non c'è mai un posto che non sia chicchissimo, alla moda. Ma tutta questa upper class non farà male alle urne?
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