martedì 9 ottobre 2012

Troppo chic per fallire

Quanti si sono appassionati nel progetto di Oscar Giannino per Fermare il declino. Il numero aderenti nel momento in cui scrivo segna oltre 25 mila adesioni e cresce al ritmo di dieci minuti.
Quello che sembrava destinato a diventare il partito di Confindustria si sta strutturando al meglio.
Col passare delle settimane si è formato un coordinamento territoriale per raggiungere tutte le zone d'Italia. I profili sono senza dubbio interessantissimi e, come mi ha detto qualcuno, «bisogna avere ottenuto un PhD in qualche ateneo statunitense per aspirare a un ruolo apicale in Fid».
Tra le varie figure spiccava quella di un sindacalista, Gianni Castellan, che per la precisione è responsabile dei metalmeccanici di Padova della Fim-Cisl. Bene, lui ha dovuto lasciare il movimento per motivi squisitamente sindacali. Sono rimasti i dotti firmatari, nomi di sicuro richiamo.

Quello che mi ha colpito però è la scelta delle location, almeno a Milano.
Il primo incontro si è svolto a casa di Carlo Maria Pinardi, fondatore della società di consulenza Analysis.
Poi c'è stata una puntata al Teatro dal Verme e lunedì sera all'hotel dei Cavalieri. Un quattro stelle nella centralissima piazza Missori che ha attratto i seguaci di Fid in una delle sue sale damascate e in seguito in un salone addobbato per la cena al prezzo di 100/150 euro.
A breve ci sarà un aperitivo con cena di gala in compagnia di Oscar Giannino all'hotel Mariott che costerà altri 250 euro (120 per gli accompagnatori). 
Il prossimo appuntamento è in piazza Scala il 22 ottobre, tra il Marchesino e il Piermarini. Lì ci sono le dimensioni adatte per non sfigurare in caso i numeri siano ridotti e le frequentazioni giuste.
Insomma, non c'è mai un posto che non sia chicchissimo, alla moda. Ma tutta questa upper class non farà male alle urne?


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