domenica 11 marzo 2007

Bologna la dotta

Da Milano alla Sicilia, una sola voce per riunire il popolo del coentrodestra: i circoli.
Il senatore Dell’Utri parla positivamente del network che si è creato in Italia negli ultimi anni e del quale è l’artefice. I primi circoli del Buongoverno sono stati fondati 9 anni fa e ad oggi sono più di 300. Il risultato ottenuto è piaciuto talmente tanto a Berlusconi da avergli dato l’idea di creare i Circoli della Libertà, partendo proprio dall’idea di circolo di Dell’Utri e dalla parola Libertà tanto cara al Cavaliere.
I circoli della Libertà, guidati da Michela Vittoria Brambilla, nascono per coinvolgere i delusi della politica, chi non vuole legarsi ad un partito politico tut cur e chi non vuole ancora farlo, ma cerca comunque un impegno in prima linea.
I circoli del Buongoverno e i circoli della Libertà hanno quindi la pretesa di impegnare il cittadino parallelamente al partito
che comunque c’è e si sente: forza Italia.
Lo scopo è coinvolgere almeno più del 50% degli italiani per arrivare in ogni città, in ogni paese, ogni palazzo. Una partenza dal basso con mire utopistiche, una nuova sfida per l’uomo che riesce a vincere l’utopia.
Dunque il senatore ha automaticamente convogliato i suoi circoli nella giovane rete creata dai circoli della Libertà, che hanno una procedura semplificata e uno statuto snello. C’è la domanda. Serve una risposta concreta da parte del popolo della libertà.
Michela Vittoria Brambilla, consapevole delle diversità dell’elettorato al quale si rivolge, proprio pe questo servirebbero nuovi contenitori per racchiuderli. Non c’è la voglai di sostituirsi al partito o ai partiti, ma essere gli amplificatori della voce dei cittadini nella continuità che spesso manca al partito politico puro. Fino ad ora questo nuovo farma di comunicazione si è svolta attraverso il canale dei gazebo sl territorio
La battagliaper l’abolizione del ticket sanitario, che il senato ha parzialmente cancellato per le visie specialistiche, i fax inviati al Quirinale per tornare a votare dopo la crisi di governo, una brochure per informare i cittadini perché la riforma non è stata abbastanza spiegata dla governo.
Si rivolge al cosiddetto paese reale le famiglie, gli studenti i pensionati. Governo Prodi era una coalizione unita dall’odio e dalla demonizzazione nei confronti di Berlusconi, poi volti all’oppressione fiscale e ora tenuti uniti dal solo desiderio di sopravvivere il più possibile.
Prodi è come l’equilibristain una e per iniziare la svolta il tempo stringe.

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