domenica 18 marzo 2007

I Circoli della Libertà alla riscossa

Il primo incontro ufficiale dei Circoli della Libertà si è tenuto ieri in una accogliente sala del lussuoso Hotel Principe di Savoia a Milano. Quale cornice migliore poteva accogliere Michela Vittoria Brambilla, presidente nazionale dell’associazione, che in pochi mesi è riuscita a creare una fitta rete di gruppi in tutto il territorio nazionale.
L’entusiasmo non è certo dote mancante ai tanti giunti nel capoluogo lombardo da tutta Italia, isole comprese, e i simpatizzanti creano da subito un clima caloroso e benevolo, soprattutto nell’accogliere la loro presidente.
La rossa e combattiva imprenditrice inizia il proprio discorso promettendo che non si dilungherà sui gossip che stanno tenendo banco sulle prime pagine dei giornali, preferendo parlare di tasse, il vero punto sensibile per i cittadini. E colpisce nel segno: nominare tasse, cuneo fiscale, TFR, ma anche imposte comunali, aumenti dei biglietti del treno e dei caselli autostradali, nonché il tasso che la BCE ha promesso di aumentare, sono lo strumento migliore per parlare di oppressione fiscale. La ripresa economica messa in atto da Berlusconi, a detta della Brambilla, è stata vanificata dal sistema fiscale di Prodi e lei, con i suoi circoli, si propone di fare da ariete di sfondamento per abbattere il governo che sta opprimendo l’Italia.
La sua promessa è di interpretare il paese reale e i veri bisogni della gente. Si rivolge quindi ai giovani con le campagne di informazione sulla modifica del tfr e la proposta di sensibilizzare le nuove generazioni perchè l’uso di sostanze stupefacenti, cocaina in primis, seguita da cannabinoidi e droghe sintetiche, è diventato sempre più dilagante e di conseguenza un preoccupante fenomeno sociale. Alle famiglie sono rivolte le raccolte di firme per l’abolizione del ticket sanitario, che hanno già dato frutti positivi, poiché il Senato ha ritirato i ticket sulle visite specialistiche.
E il tema sanitario è posto in primo piano anche dalle prossime iniziative. Tra i prossimi obiettivi, infatti, c’è la pubblicazione di un dossier contenente i dati dei bilanci della sanità pubblica, per individuarne gli sprechi che la rendono inefficiente.
Inoltre a maggio verrà creato un canale chiamato “TeleVisione delle Libertà” che, utilizzando la piattaforma del digitale terrestre e Sky, farà controinformazione per smascherare le bugie della sinistra e renderà i cittadini da spettatori a protagonisti del proprio futuro.
E poiché non c’è sviluppo senza libertà, il tempo rimasto è poco per realizzare il cambiamento di rotta e riportare l’Italia sulla strada dello sviluppo.
Incoraggiata da una lunga serie di applausi e standing ovation, la Brambilla cede la parola all’onorevole di Forza Italia Sandro Bondi che riporta il discorso sul piano della politica politicante e nazionale. L’attacco al Governo Prodi, reo di aver promesso “vi stupiremo” e di esserci riuscito nel peggiore dei modi, è su tutta la linea. Perchè il cambiamento di maggioranza ha interrotto una serie di riforme iniziate da Berlusconi e ha demolito i progetti buoni che erano stati realizzati, come le grandi opere e la riforma del mercato del lavoro. Inoltre il coordinatore nazionale di FI rivolge un appello accorato agli alleati perché rimangano uniti nella Casa delle Libertà e ricorda loro che Berlusconi rappresenta la sola speranza. Senza Berlusconi non ci sono alternative e il Berlusconismo non è un marketing elettorale, ma una strategia vincente.
Nelle parole del braccio destro di Berlusconi c’è tutto l’amore e la devozione per l’uomo che nel 94 ha riempito il vuoto lasciato dalla crisi della politica tradizionale e ha ridato speranza al paese.
L’ultimo a prendere la parola è Paolo Del Debbio, show man mancato e politologo toscano in carenza di Libertà. Il suo discorso è ricco di figure retoriche e carico di slogan e raccoglie le simpatie dei presenti in sala.
Afferma che i militanti dei circoli della Libertà devono fare i cani da guardia e all’occorrenza anche mordere per tenere gli occhi aperti su il governo, ma anche all0’interno della loro stessa coalizione. Poi sentenzia: l’ulivo un anno fa, un anno secca. E gli applausi sono scroscianti.
La conclusione di questa intensa serie di interventi è affidata ad un collegamento telefonico con Berlusconi. Che rilancia i suoi cavalli di battaglia e i suoi slogan preferiti per concludere che il popolo della libertà deve essere grande forte e coeso. E la lotta è appena iniziata.

1 commento:

Anonimo ha detto...

viva BOND!