martedì 6 marzo 2007

Ostia caput mundi

Il palazzetto di Ostia non riesce a contenere l’entusiasmo dei giovani di Forza Italia, che si sono riuniti nella Roma balneare per presentare il loro patto intergenerazionale.
Visi puliti e freschi caratterizzano queste nuove generazioni, vera speranza per l’ormai ex partito di plastica. Bandiere, striscioni e magliette testimoniano l’appartenenza a Forza Italia e in particolare al movimento giovanile.
Tanta passione dunque e un clima da stadio accolgono il presidente Berlusconi, anche quando viene mostrato nelle immagini del discorso al congresso USA, proiettato per ingannare l’attesa. Quando poi arriva è accolto come una rock star, osannato come leader indiscusso e il suo ingresso è accolto nel palasport con un’ovazione, al grido di “Silvio, Silvio”. E il Cavaliere, che si sente uno di loro, soprattutto per spirito, non manca di ricordare alla Berlusconi Generation che si sente un loro coetaneo.
Il passaggio di testimone ai giovani è puramente ideale ed è palese che il leader non abbia alcuna intenzione di lasciare la propria posizione dominante, ma tant’è.
I ragazzi presentano il documento stilato per l’occasione, per farlo sottoscrivere al loro presidente. Centralità della persona, meritocrazia, libertà di scelta e rispetto dell’identità sono alla base delle loro linee programmatiche. Il capo è dalla loro parte e li supporta e li motiva perchè il governo da lui presieduto è stato sì positivo e propositivo per il paese, ma ora la sfida più ardua è riuscire a riprendere il lavoro là dove è stato lasciato nel 2006.
Nella sua mente c'è sempre quella rivoluzione liberale che deve ripartire dalle nuove generazioni.
La sinistra dipinta da Berlusconi è come sempre una coalizione disfattista, che distrugge in 5 minuti quello che è stato fatto in 5 anni, che demolisce la riforma della scuola e tenta di replicare con quella del mercato del lavoro.
I propositi per il futuro sono la riforma della magistratura, l’abbattimento dei costi dello Stato e la costruzione di un esercito di controllori e difensori del voto.
Si parla anche della trasformazione della Cdl da coalizione a federazione e in questo progetto rientrano i Circoli della Libertà, creati per aggregare persone che si sono allontanate dalla politica o semplicemente che non desiderano legarsi ad un partito politico. Questo sembrerebbe essere il vero traguardo futuro, l’unica prospettiva al momento possibile.
Inoltre ampia parte del discorso è dedicata all’analisi degli ultimi atti del governo Prodi e alla fuga a sinistra di Follini, poi i soliti sondaggi e dati sciorinati, l’ammonimento rivolto ai giovani speranziosi a non diventare mestieranti della politica
Silvio è come il buon padre di famiglia, li sprona, li consiglia e indica loro la retta via, sperando che loro seguano le sue parole e non imitino le sue azioni.
Il messaggio finale che lascia ai suoi giovani proseliti è un incoraggiamento e una speranza: i suoi fedelissimi, Bondi Cicchitto e Bonaiuti, vanno sostituiti per decorsi limiti di età e chi meglio dei questi ragazzi può farlo?

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