Tempo fa mi sono imbattuta in un comunicato dell'On. Santanchè che recitava: “Con le Coordinatrici regionali e provinciali azzerate ci siamo riunite a Roma ed abbiamo deciso che è ormai opportuna una linea di fermezza sui nostri valori che vanno, in estrema sintesi, dalla sacralità della vita alla famiglia. Non è più tempo di strappi ma di discussioni e decisioni collegiali. Ho sentito quindi il bisogno ed il dovere di scrivere una lettera aperta al nostro Presidente all'interno di un opuscolo che si trova già in rete in questa stessa pagina, dal titolo "Non si azzerano cosi' le donne..." e che ricorda anche il lavoro svolto in questi due anni dal Dipartimento Pari Opportunità. […]”.
Ciò che veniva ribadito e che mi ha subito colpita è il sentimento di svuotamento e azzeramento espresso dalle donne di An nei confronti del loro partito e riportato dalla loro ormai ex coordinatrice.
Le donne di destra, defraudate del loro ruolo centrale e delle loro competenze, si affidavano dunque alla loro deputata più visibile, alla donna che più delle altre è stata sotto i riflettori e che ha sempre amato unire il proprio ruolo istituzionale ad una vita privata sovraesposta.
Questo comunicato e queste dichiarazioni erano inotre l’ultima dimostrazione di quanto ormai fosse logoro il rapporto tra Fini e la Santanchè e che andava via via mostrando tutti le sue crepe in pubblico.
Inotre lo scoramento della deputata nei confronti del partito era manifesto e la creazione dei circoli Di Donna ne erano una prova evidente.
Poi, dopo un periodo che l'ha vista meno combattiva con il suo diretto superiore, la Daniela nazionale è ora tornata - suo malgrado - nell’occhio del ciclone per una notizia pettegola. Sembrerebbe infatti che il suo attuale compagno l’abbia lasciata per la sempreverde Rita Rusic.
E come resistere a questo rumor?
Le voci si rincorrono e gli articoli dei vari giornali gossip non danno tregua. Il potenziale scandalo e la possibilità che si verifichi un Eva contro Eva nostrano non lascia nessun addetto del settore indifferente.
Le due donne protagoniste dalla contesa sono due assi da novanta, due imprenditrici e self made woman che hanno dimostrato negli anni di poter risorgere dalle loro ceneri come la fenice.
Lei dichiara serafica: “Sono molti mesi che abbiamo problemi, ma Canio ed io continuiamo ad abitare insieme, abbiamo un figlio piccolo e molto lavoro ci unisce.”
E c’è sempre un giornalista pronto a raccogliere una sua affermazione e sbatterla in prima pagina. Sempre una penna pronta a scrive quanche riga su di lei, si tratti di parlare delle sue borse e dei vestiti che indossa, delle feste da lei organizzate e marginalmente anche della sua attività parlamentare. Si dimentica sovente che è l’unica donna relatrice di una legge parlamentare, perchè spesso è ricordata per altro. Ultimamete è stata sottoposta ad un duro attacco per le posizioni che ha preso in merito alla concezione della donna nel mondo islamico e le sue idee le sono costate anche il diritto ad avere la scorta.
Verrebbe da pensare che gli amori e i tormenti di questa donna si consumano sempre a mezzo stampa, perchè è ormai avvezza a posare per le copertine patinate dei settimanali, ma la vita è un'altra cosa.
Il primo marito le ha lasciato un cognome che le ha dato la fama, il mentore politico le ha consegnato lo scettro della guerrigliera, insieme all'incoronazione a primadonna di An. Speriamo che anche quest'ultimo uomo le lasci qualcosa di postivo, nella cattiva sorte.
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