domenica 14 gennaio 2007

Separati alla nascita, uniti dal destino

«Benvenuto al combattente di una giusta causa, a un rivoluzionario e a un fratello».


Sono parole entusiaste quelle che il presidente venezuelano Hugo Chavez riserva al suo omologo iraniano Mahmoud Ahmadinejad, giunto nel Paese sudamericano per dei colloqui ufficiali e la calorosa accoglienza non può passare inosservata.

La capitale venezuelana è la prima tappa di una missione nella regione, che toccherà anche Ecuador, Bolivia e Nicaragua, tutti Paesi che vedono al potere leader socialisti fortemente critici nei confronti degli Usa. Ahmadinejad è stato ricevuto all'aeroporto, accolto con gli onori militari ed è la seconda visita del leader di Teheran a Caracas in cinque mesi.

I due leader firmeranno una serie di accordi di cooperazione commerciale in quello stesso spirito che caratterizzò la missione di settembre di Ahmadinejad in Venezuela. «Hugo è un fratello. Hugo è un campione nella lotta contro l'imperialismo» disse in quell'occasione il presidente iraniano. A quella missione seguì una visita di Chavez a Teheran durante la quale il leader venezuelano difese il programma nucleare iraniano e denunciò con forza i raid israeliani in Libano. Poco prima di lasciare Teheran Ahmadinejad ha tenuto a sottolineare il rapporto privilegiato tra due importanti giocatori all'interno dell'Opec: «Iran e Venezuela sono due alleati importanti a livello globale. Due Paesi con importanti progetti industriali e petroliferi, che avranno un seguito in questo viaggio».

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