lunedì 28 maggio 2007

[...]
cosa rimane dentro noi
questa celeste nostalgia
questo saperti da sempre ancora
ancora mia
mia...
Il bene profondo non si offende
si spegne se è il caso
e poi si accende
passione violenta sia
comprendimi amica mia
tu puoi
tutto normale tra di noi
cara celeste nostalgia
dolce compagna di storie d'amore
sempre mia
sempre mia
Vedete un'estate sopra un treno
partire su un auto
e andar lontano
quel lampo negli occhi, ciao!
fa male d'accordo, ciao
ma tu
dentro di me non muori più
azzurra celeste nostalgia
qualche parola affettuosa
un po' contro però
per noi, forse no...
Amore più grande amica mia
cara celeste nostalgia
un'ora, un giorno, una vita
che cosa vuoi che sia
che sia
Amore più grande amica mia
cara celeste nostalgia
un'ora, un giorno, una vita
che cosa vuoi che sia

giovedì 24 maggio 2007

2 Sibille al prezzo di 1

Dal momento che è l'argomento del giorno, scegliamo anche noi di seguire la massa, commentando "l'uomo del domani".

Luca Cordero di Montezemolo - d'ora in poi abbreviato alla fogliante maniera di LCdM - a noi non piace.
Complicata non lo trova per nulla affescinante, l'occhio vitreo non le trasmette emozione alcuna e crede che possa essere un completo flop nelle prestazioni sessuali. Lei deve sempre interpretare il ruolo della donna concreta.
Semplice gli rimprovera di non aver avuto abbastanza coraggio per sposare una donna con la quale ha trascorso gran parte della sua vita, ma dal passato non proprio candido, preferendole una ben più nobile ragazza di 30 anni. Inoltre a Semplice dava fastidio vederlo intervenire a margine dei gran premi, perchè toglieva tempo e spazio al suo Shumy. Figuriamoci se diventasse un candidato politico.
Insomma questo LCdM non ci convice proprio.

Ecco, questo è il nostro punto di vista congiunto. Da domani promettiamo di occuparci solo di smalti ed extension.

mercoledì 23 maggio 2007

Campioni del cuore

Stasera Semplice e Complicata seguiranno la partita.
Semplice ha deciso di optare per la radio (Radio1, Riccardo fingiti Milanista!), Complicata sul divano con un tifoso Di Origine Controllata e Garantita. Semplice ha anche deciso che potrebbe scendere in strada a festeggiare; Complicata no, è stanca solo all'idea.

martedì 22 maggio 2007

De Tajanis e le sue Prodezze

Protesta dei capigruppo della Cdl al Parlamento europeo nei confronti del presidente del Consiglio Romano Prodi durante la visita a Strasburgo: gli esponenti del centrodestra hannoabbandonato la sala dove si svolge l'incontro tra Prodi e gli eurodeputati italiani all'assemblea Ue.
La Cdl contesta il programma della visita di Prodi a Strasburgo, il fatto che il presidente del consiglio sia in realtà venuto «come leader di una parte politica»: «in tutti gli incontri ha evitato di vedere i parlamentari del centrodestra» ha spiegato il capogruppo di Fi Antonio Tajani, leggendo davanti a Prodi, prima di lasciare l'aula, una dichiarazione a nome degli altri capi delegazione del Polo: Mario Borghezio (Lega), Iles Braghetto (Udc), Roberta Angelilli (An) e a Cristiana Muscardini (Uen).

Cosa non si inventano pur di non lavorare.

sabato 19 maggio 2007

Grey's Anatomy

Derek: Volevo sapere se stai bene
Meredith: No! Non sto per niente bene, sei soddisfatto? Io non sto bene! Non fai che guardarmi. Smettila di guardarmi. Io sto provando davvero a essere felice. Ma non posso respirare, non posso respirare se tu mi guardi in quel modo. Quindi smettila!
Derek: Tu credi che io lo faccia apposta? Credi che io non preferirei guardare mia moglie?? Ma lei non mi fa perdere il controllo, non mi rende impossibile tutto quello che faccio. Io farei qualsiasi cosa per non guardarti più.

venerdì 18 maggio 2007

Organigramma

Ci si abitua in fretta agli appuntamenti belli. E' difficile perdere l'abitudine.

giovedì 17 maggio 2007

Dichiarazione di guerra

Martino Cervo è privo di umiltà cristiana.

Il tribunale monocratico senza appello da me presieduto condanna Martino Cervo alla massima pena. Ex art 534 cpp condanna del civilmente obbligato per la pena pecuniaria.
Non vengono altresì accettate le attenuanti generiche derivanti dalla professione svolta dall'imputato.

mercoledì 16 maggio 2007

Dopo Chanel, un altro bebè. Di sinistra

(Agi) - Nasce oggi a Palazzo Madama il gruppo parlamentare della Sinistra Democratica, undicesimo gruppo al Senato. L'annuncio ufficiale nel pomeriggio. Capogruppo sara' Cesare Salvi, vicecapogruppo Silvana Pisa, segretario Paolo Brutti. Il gruppo avra' 12 senatori: Cesare Salvi, Silvana Pisa, Paolo Brutti, Gavino Angius, Massimo Villone, Giovanni Battaglia, Giovanni Bellini, Piero Di Siena, Guido Galardi, Nuccio Iovene, Giorgio Mele, Accurdio Montalbano.
Con la SD saranno sette i gruppi del centrosinistra. Ben 11 senatori danno l'addio ai DS dopo il congresso di Firenze e la nascita del Partito democratico. Uno, Montalbano, arriva dal gruppo per le Autonomie. L'abbandono del gruppo della Quercia degli 11 senatori fara' piangere il cassiere che trovera' in cassa ben mezzo milione di euro in meno.

Si fa presto a dire ufficio stampa

E l'iscrizione all'albo chi la fa?
Voglio un anacoluto.

lunedì 14 maggio 2007

Unite a distanza

Semplice si prepara all'incontro con la Badessa più agguerrita che mai.
Complicata si prepara all'incontro con il suo capo più seducente che mai.

sabato 12 maggio 2007

Family day/ Orgoglio laico

Nell'incertezza Semplice e Complicata passano il pomeriggio in altro modo. Non in piazza, non a Roma.

giovedì 10 maggio 2007

Ed è già un successo

Finirò in un libro di memorie.

martedì 8 maggio 2007

Ulteriori novità

Complicata è diventata adulta.
Le frivolezze non sono più di sua competenza, ora ha altri progetti per il futuro. Progetti seri.

E speriamo che le resti un po' di tempo per me e questo blog...

Carceri e gabbie varie

Dall'ultima indagine del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) sono 26.201 (di cui 16.158 italiani e 10.043 stranieri - il 38,33%) i detenuti usciti dal carcere negli ultimi nove mesi grazie all'indulto, varato il 31 luglio scorso dal Parlamento.
Di questi - ha sottolineato il ministro della Giustizia, Clemente Mastella - «soltanto» il 12% sono tornati a delinquere e, quindi, hanno fatto rientro in cella.
Se lo dice il teorico dell'indulto, c'è da credergli.

Sembra ieri



Io non era ancora nata, ma la sua fama lo ha preceduto.

Poi era tricologicamente rossiccio.

lunedì 7 maggio 2007

Gaber è con noi

Serata perticolare

Io sono
un uomo nuovo
talmente nuovo che è da tempo che non sono neanche più fascista
sono sensibile e altruista
orientalista
ed in passato sono stato
un po' sessantottista
da un po' di tempo ambientalista
qualche anno fa nell'euforia mi son sentito
come un po' tutti socialista.

Io sono
un uomo nuovo
per carità lo dico in senso letterale sono progressista
al tempo stesso liberista
antirazzista
e sono molto buono
sono animalista
non sono più assistenzialista
ultimamente sono un po' controcorrente
son federalista.

Il conformista
è uno che di solito sta sempre dalla parte giusta,
il conformista ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
è un concentrato di opinioni
che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
e quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
forse da buon opportunista
si adegua senza farci caso e vive nel suo paradiso.

Il conformista
è un uomo a tutto tondo che si muove senza consistenza,
il conformista s'allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
è un animale assai comune
che vive di parole da conversazione
di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
il giorno esplode la sua festa
che è stare in pace con il mondo
e farsi largo galleggiando
il conformista
il conformista.

Io sono
un uomo nuovo
e con le donne c'ho un rapporto straordinario sono femminista
son disponibile e ottimista
europeista
non alzo mai la voce
sono pacifista
ero marxista-leninista
e dopo un po' non so perché mi son trovato
cattocomunista.

Il conformista
non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone
il conformista aerostato evoluto
che è gonfiato dall'informazione
è il risultato di una specie
che vola sempre a bassa quota in superficie
poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato,
vive e questo già gli basta
e devo dire che oramai
somiglia molto a tutti noi
il conformista
il conformista.

Io sono
un uomo nuovo
talmente nuovo che si vede a prima vista sono il nuovo conformista.

domenica 6 maggio 2007

Circoli e bocciofile

I circoli di Dell’Utri, ribattezzati del Buongoverno , contro tutto e tutti. Un Costitution day organizzato una domenica mattina a Milano è stato l'atto di celebrazione del movimento promosso dal senatore.
Si badi però a non confondere questo tipo di Circoli dagli altri circoli nati negli ultimi mesi e soprattutto a non farli diventare strumento per progetti diversi, magari politici. L’unico scopo dichiarato, come si legge nello statuto è infatti promuovere la cultura . La concorrenza con i Circoli della Libertà, fondati da Michela Vittoria Brambilla, è palpabile e il riferimento fatto dal palco è chiaro.
L’unico punto di congiunzione tra queste due realtà è rappresentato dall’onnipresente Silvio Berlusconi. Stupirebbe se non fosse così. Come il trade d’union del centrodestra è lui, così anche nelle lotte intestine all’interno del partito, il Cavaliere è l’unica risposta plausibile per calmare gli animi e conciliare le diverse esigenze.
Ciò non toglie che il senatore lanci un profondo attacco alla rossa del Presidente, accusandola di aver chiesto uno scranno in Parlamento, come la prima dei non eletti del Veneto. Ciò non toglie che l'inimicizia sia ormai di dominio pubblico.
Magari potrebbero riunirsi per un torneo di Scala 40.

sabato 5 maggio 2007

365

Tu per me se sempre l'unico. Straordinario, normalissimo. Vicino e irraggiungibile, inafferrabile, incomprensibile.

5 libri 5 pietre miliari / 2 parte

Eccomi! Svolgo il compito assegnatomi, ed eccovi i 5 libri che più hanno segnato la mia formazione:
1 La figlia di Mistral - Judith Krantz
2 Vaniglia e cioccolato - Sveva Casati Modignani
3 La verità è che non gli piaci abbastanza - Greg Behrendt e Liz Tuccillo
4 Veronika decide di morire - Paulo Coelho
5 L'uomo che sussurrava ai cavalli - Nicholas Evans

Spero di aver ben interpretato il senso di questa catena, io ho segnalato i libri che più mi sono rimasti nel cuore e mi hanno aiutata a capire.

giovedì 3 maggio 2007

In tempo, nel tempo, per tempo

Se è vero, come è vero, che le cose bella capitano sempre quando meno sono attese. Se è altresì vero che un gatto può fare molto, ma un cane ancora di più.
Io, come devo giudicare questo pomeriggio?

Citiamo: "E' un Milan straordinario, gentili Radioascoltatori!"
E il Sun titola: San Zero. -da pronunciare in stile british per capire il raffinato doppio senso-

mercoledì 2 maggio 2007

5 libri 5 pietre miliari

Complicata! Al rapporto.
Ci hanno rifilato questo e ora dobbiamo compilare l'elenco.

Inizio io.

I cinque libri che più hanno segnato la mia formazione sono:
1) A. Manzoni "I promessi sposi"
2) J. Saramago "Cecità"
3) O. Balzac "Eugenie Grandet"
4) O. Wilde "De Profundis"
5) T. Capote "A sangue freddo"

Aspettando l'estate

E' necessario ricorrere a Battiato per trovare conforto in questo clima simil autunnale.

L'allegrezza del vento fuga i cattivi pensieri
mentre ogni ombra fugge via le giornate si accorciano

La sera i fuochi inondano i dintorni di luce

La tristezza non prevale su me
col canto la tengo lontana
le giornate si allungano
sto aspettando l'estate

Anche se non ci sei tu sei sempre con me
per antiche abitudini
perchè ti rivedrò dovunque tu sia

Aspettando l'estate all'ombra dell'ultimo sole
sospeso tra due alberi a immaginare
l'estasi dei momenti d'ozio
voglio riscoprire aspettando l'estate

Anche se non ci sei tu sei sempre con me
e sono ancora sicuro che io ti rivedrò
dovunque tu sia

mercoledì 25 aprile 2007

Great (S)Expectations

Chi sa, non commenti. Chi non sa, si interroghi e se lo misuri.
Dickens stia tranquillo.

martedì 24 aprile 2007

Rotocalcolo televisivo

Il lavoro sporco ovviamente è nostro, dovremmo essere noi a dirla tutta sul nuovo programma di Enzo Biagi: d'accordo, nessun problema, soprattutto nessuna pietà. Nessuna pietà per lui, vecchio nato vecchio, per la sua fonetica ormai penosamente trascinata, per le sue interviste finte, le sue domande finte, il suo giornalismo finto, la sua funzione superflua, il suo buonsensismo paesano, il suo moralismo da signora mia, il suo attaccamento al denaro, quel denaro e spazio elargiti a un 87enne anziché a giovani che magari lo meritano, ne hanno bisogno, fanno i giornalisti per davvero. L'hanno trasmesso, domenica, su quella Raitre che dapprima aveva sdegnosamente rifiutato: lui che si era beccato una buonuscita di 3 miliardi dopo la quale disse «Non sono stato buttato fuori, al contrario ho raggiunto di mia iniziativa un accordo pienamente soddisfacente», dopodiché, presi i soldi, ricominciò a fare il martire e alla fine, siccome non era ricco abbastanza, ha pietito un altro miliardo l'anno: e avuto il coraggio di rilasciare interviste per lamentare che tante famiglie guadagnano solo mille euro al mese. Per guadagnare quello che l'inutile Biagi guadagnerà in un biennio, in effetti, dovranno lavorare per 192 anni.


Un Filippo Facci eccezionale.

sabato 21 aprile 2007

Novità

E' successo che ho fatto questo

No, non ho fatto la deficiente. Almeno non più del solito.
Ho fatto la recensione de Il Deficiente

***********

Il deficiente, ovvero colui che ha un deficit.
La menomazione oggetto dello spettacolo è rappresentata dalla mancanza della vista di uno dei protagonisti, Omar.
Intorno alla figura del cieco si delineano i suoi fratelli vedenti che lo accudiscono da sempre e a loro volta sono accuditi, o meglio mantenuti, dal sussidio di invalidità dal fratello e la fidanzata di Omar, da poco conosciuta, ma subito introdotta nell’ambiente familiare, non senza qualche difficoltà.
Tutti i personaggi convivono con l’handicap della mancanza della vista, i limiti e le regole che essa comporta, la scala gerarchica che ne deriva e che vede al vertice proprio colui che non vede.

Inizialmente la deficienza portata in scena sembra essere la cecità di Omar, durante la rappresentazione si scopre che anche la mancanza di affetto e il vuoto di sentimenti possono costituire un limite, non tanto fisico, quanto psicologico.
Il desiderio di Omar di emanciparsi dalla propria condizione deficitaria si scontra con la realtà, crudelmente diversa, con il mondo esterno che trascura
la sua menomazione e di conseguenza lo costringe nelle mura domestiche.

L’unico momento di liberazione dalle catene della non vista è il sogno. L’onirico, rappresentato in scena come una visione dai toni cupi, è la concretezza dei desideri, la voglia di poter vedere, di non essere più invalido.
Elemento costante del testo è la condizione di precarietà che affligge non solo chi è cieco, ma tutti noi. In un continuo ribaltamento di prospettive, di chi sia realmente il deficiente, di chi abbia la mancanza della vista, si analizzano le condizioni umane e i diversi handicap.
Il capovolgimento dei ruoli riguarda anche gli attori in scena. Infatti il vedente Pietro Minniti veste i panni del protagonista non vedente, mentre un vero non vedente, Gianfranco Berardi, interpreta uno dei fratelli vedenti.
Gli attori si esercitano abilmente nella sfida della limitazione della vista, si muovono con maestria su un palco che è percepito ma non concretamente visto, a causa delle bende utilizzate o, appunto, dalla reale mancanza di vista.

Il risultato finale è divertente e allo stesso tempo cattivo: lo spettatore ride molto, coinvolto in un
dramma trasversale dai risvolti comici e sarcastici.
Se lo scopo ultimo è sottoporre una riflessione sulle nostre percezioni sensoriali, il difficile tema è trattato senza cadere mai nella retorica e nei facili sentimentalismi.
Uno spettacolo che non può lasciare indifferenti per l’intensità con la quale è portato in scena e la complessità del tema trattato.

Teatro Verdi, Milano 20 aprile 2007

martedì 17 aprile 2007

giovedì 12 aprile 2007

Verba volant

Il 12 giugno scorso io scrivevo in una mail questo...

"Manfredi, giovane e rampante capogruppo, si dovrà probabilmente
accontentare dello scranno della Presidenza del Consiglio, incarico
onorifico che tarpa politicamente le ali.
Questa è solo l'ennesima conferma di come Forza Italia non sia in
grado di valorizzare i suoi elementi migliori e non sia ancora un
partito capace di reggersi in piedi da solo.
Comunque lui è stato bravo fino ad ora e lo sarà ancora di più in
questo nuovo ruolo.
Io lo seguo, fedele. Sarebbe fin troppo facile cambiare adesso.
La politica è una questione di cuore."


Come cambiano le cose.
Le frasi "Perchè a San Pietro hanno i rubinetti d'oro" e "Papa Borgia si XXXXXXX tutte" dvevano ancora essere pronunciate.

Scatole cinesi

da Repubblica.it

Corteo con bandiere, cariche della polizia, feriti, auto distrutte. La rivolta di circa trecento cinesi è scoppiata nella piccola "Chinatown" di Milano nella zona di via Sarpi. La rivolta è scoppiata quando la polizia ha multato una commerciante cinese che aveva scaricato merci fuori orario. La protesta della donna, molto veemente, ha scatenando una reazione violenta da parte dei connazionali accorsi. Rapidamente, la protesta si è trasformata in una specie di guerriglia urbana con cariche e contrattacchi. Feriti o contusi alcuni agenti e civili. Un poliziotto municipale è stato accompagnato in ospedale. La donna sarebbe stata fermata dalla polizia locale per controlli.

La "battaglia" è proseguita per diverso tempo con i gruppi di cinesi in rivolta che si rifiutavano di lasciare la sede stradale. Un'auto della polizia è stata
distrutta e ribaltata in una strada vicina. Danneggiate anche altre macchine in sosta. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto un agente colpire un ragazzo con il calcio della pistola. In via Niccolini, un centinaio di cinesi sono praticamente asseragliati e sventolano bandiere della Cina.

"Tutti i giorni mi fanno una multa" ha dichiarato Ling Xiu, una commerciante della zona, cercando di spiegare le ragioni della protesta. "Noi siamo qui per lavorare. Non siamo mafiosi, non uccidiamo nessuno, lavoriamo e basta pagando le tasse. Lei mi deve spiegare perché tutti i giorni i vigili mi fanno una multa. Glielo dico io perché, perché la polizia vuole il male dei cinesi. Infatti gli italiani possono lavorare, ma a noi lo impediscono. E adesso mi hanno chiuso il negozio, come faccio a dare da mangiare ai miei figli? A pagare l'affitto di casa?".

Una donna italiana ha raccontato di essersi "ritrovata tra bottiglie che volavano, auto dei vigili distrutte, persone che rovesciavano una macchina parcheggiata. La reazione è stata davvero molto violenta". A parlare è Loredana Cerrato, dell'associazione Vivisarpi, residente in via Giusti. "Sono uscita di casa per andare incontro a mio figlio, che frequenta le medie e non lo vedevo ancora arrivare. In mezzo a via Niccolini - ha spiegato la donna - mi sono trovata in mezzo ai tafferugli, con autoambulanze che andavano e venivano. Appena ho recuperato mio figlio siamo corsi a casa. Ora siamo bloccati qui".

Intorno alle 14 le cariche sono cessate, ma la tensione resta alta. Per terra i segni degli scontri con bottiglie rotte e cestini divelti.

Intanto sulla vicenda è intervenuto il console cinese Limin Zhang, arrivato nella zona degli scontri: "Aspettiamo la liberazione della donna - ha dichiarato - perché la situazione si calmi. Aspettiamo che la legge ci dica chi ha sbagliato, ma noi abbiamo il diritto di proteggere gli interessi legali di questa zona". Il console ha spiegato che la tensione tra i cinesi e' alta, anche perché "da due mesi vige il nuovo divieto di usare i carrelli in strada. In tutta la citta' sapete voi in quale zona hanno vietato l'uso dei carrelli? Ci sono persino in Galleria Vittorio Emanuele, li ho fotografati, e in corso Buenos Aires".

martedì 10 aprile 2007

Epistolando


In principio fu Veronica e il suo livore per quel Silvio che troppo farfalloneggiava tra le vallette. Lei scrisse una lettera attraverso La Repubblica di Mauro e il marito rispose giustificandosi con la bagatella.
Poi fu il turno di Livia Aymonino che, attaccata nel cuore della sua stessa famiglia, sempre a Repubblica si rivolse.
Ora le lettere si moltiplicano e le firme pure. La Gregoraci "topolina", la Moric compagna del paparazzo, e la Afef intercettata. Sotto a chi tocca! Scrivete e sarete pubblicate.
Foscolo e il suo Jacopo Ortis sono oramai argomento solo per le antologie di letteratura.

venerdì 6 aprile 2007

"Che cosa è l'uomo perchè te ne ricordi, il figlio dell'uomo perchè te ne curi?" (Sal 8, 5)

lunedì 2 aprile 2007

(no title)

Finito il tempo di cantare insieme
si chiude qui la pagina in comune
il mondo si è fermato io ora scendo qui
prosegui tu, ma non ti mando sola…

Ti lascio una canzone
per coprirti se avrai freddo
ti lascio una canzone da mangiare se avrai fame
ti lascio una canzone da bere se avrai sete
ti lascio una canzone da cantare…
una canzone che tu potrai cantare a chi…
a chi tu amerai dopo di me….


Ti lascio una canzone da indossare sopra il cuore
ti lascio una canzone da sognare quando hai sonno
ti lascio una canzone per farti compagnia
ti lascio una canzone da cantare…
una canzone che tu potrai cantare a chi…
a chi tu amerai dopo di me…
a chi non amerai senza di me…

domenica 1 aprile 2007

Si, io l'amo


Grazie ad una tv locale, ho scoperto che Ornella Vanoni ha partecipato alla manifestazione indetta dalla Moratti per la sicurezza a Milano.
"Perchè sono di Milano", ha detto.
E io la vorrei sposare!

sabato 31 marzo 2007

Siamo donne, non incubatrici.

Ipse Dixit: "Se io ho fatto il militare per 12 mesi, voi potete portare a compimento i 9 mesi di gravidanza e poi mettere il bambino nella ruota"
Con tutto il rispetto per i sacerdoti, per di più professori universitari, questo era un demente.

venerdì 30 marzo 2007

Lele Mora non è Biancaneve, ma chi lo giudica è un impiccione

Questo articolo di Annalena Benini è del 18 dicembre 2006.
Terribilmente attuale.


Lele Mora non è il massimo della sciccheria: quelle foto a pieni nudi e con palandrane bianche, lui adagiato su cuscini leopardati e divani immensi, mani mollicce e anelli alle dita fanno, in effetti, un po’ orrore. Una volta l’ho visto in tv, ha pure la vocetta stridula e lo sguardo liquido. Però non è un maestro elementare, è un capitano d’industria L’industria delle facce da portare in tv, nelle discoteche, l’industria dei corpi che fanno spettacolo.
Irene Pivetti, ex presidente della Camera, si è affidata a lui: «Non è Biancaneve, ma l’ho scelto proprio per questo. Prima sono sempre stata seguita da avvocati, tutti gran signori. Però portavo a casa un contratto che valeva la metà». Lele Mora non è Biancaneve, e non lo è nemmeno la corte che gli ruota intorno e gli scrocca la casa in Sardegna, circo trash ma di gran successo. Se la mia 20enne sorellina mi dicesse che è diventata una delle ragazze di Lele Mora mi verrebbe l’ansia e farei la spia a mia madre, ma l’inchiesta giudiziaria che l’ha indagato in questi giorni, coi quotidiani istituzionali che diventano tabloid scandalistici e titolano: “Scoperto l’albergo dei festini”, “Tremano le star”, mi pare una colossale pagliacciata (che prende il via da allusioni colte in intercettazioni telefoniche, cioè il peggio del peggio, fatte su altre persone e per altri reati).
Francesco Totti paga per non vedere pubblicate le foto in cui bacia Flavia Vento praticamente un’ora prima del matrimonio con Ilary Blasi, ragazzotte maggiorenni partecipano a feste su panfili di riccastri o si gettano addosso a qualche vip d’accordo col fotografo, paparazzi sanno in anticipo in quale ristorante andare per lo scoop. E allora? Dov’è il reato, dov’è la parte lesa? Totti, personaggio strapubblico, che fa le corna all’aperto prima di sposarsi, la ragazzotta che cerca la fotografia col calciatore? Lele Mora non fa Biancaneve, e si sapeva, invece il giudice fa l’impiccione moralista a caccia di scoop, ed era meglio non saperlo.

mercoledì 28 marzo 2007

La Grande Verità

1) Se non ti chiede di uscire, non gli piaci abbastanza. Perché altrimenti sta tranquilla che lo fa. Per cui se non ti chiede di uscire non abboccare a scuse come "non voglio rischiare di rovinare la nostra amicizia" o "sono davvero impegnato in questo periodo".
2) Se non ti chiama, non gli piaci abbastanza. Gli uomini sanno come funziona il telefono. Non giustificarlo con "ha un sacco di cose per la testa" o "non ama le conversazioni telefoniche".
3) Se non dice che state insieme, non gli piaci abbastanza. E non prendiamoci in giro con "è appena uscito da una relazione importante" o "è spaventato dalla parola fidanzata".
4) Se non fa sesso con te, non gli piaci abbastanza. Se gli piaci non può fare a meno di toccarti.
5) Se fa sesso con un'altra, non gli piaci abbastanza. Non esistono scuse per il tradimento. Per cui non perdonarlo dicendo che "è colpa mia, ultimamente sono ingrassata" o "abbiamo esigenze sessuali diverse".
6) Se vuole vederti solo quando è ubriaco, non gli piaci abbastanza. Se gli piaci davvero vorrà stare con te anche quando non ha i sensi annebbiati.
7) Se non vuole sposarti, non gli piaci abbastanza. L'amore vince la fobia dell'impegno, per cui non accettare i "non mi sento pronto".
8) Se ti lascia, non gli piaci abbastanza. Rassegnati, anche se dopo un po' vuole rimettersi con te e quando non state insieme dice che gli manchi tantissimo.
9) Se sparisce, non gli piaci abbastanza. Dopo esserti accertata che non è ricoverato in nessun ospedale della sua città, forse non vale nemmeno la pena di chiedere spiegazioni, tanto la spiegazione è sempre la stessa: non gli piaci abbastanza.
10) Se è sposato, non gli piaci abbastanza. Se non si è liberi non è vero amore, anche se sostiene che "mia moglie è una strega" o che "è solo questione di tempo".
11) Se è uno stronzo egoista, un dittatore o un vero e proprio mostro, non gli piaci abbastanza. Se ami qualcuno fai di tutto per renderlo felice.

martedì 27 marzo 2007

Spazzolini

Nel mio bagno c'è il tuo spazzolino. È accanto al mio, nel barattolo bianco portaspazzolini. Il mio è rosa, il tuo è verde scuro. L'ho comprato per te quando hai iniziato a fermarti a dormire qui, l'ho scelto apposta uguale al mio ma di un altro colore. Perchè fossimo vicini anche nel lavarci i denti.

Lui è sempre rimasto lì, al suo posto. Tu no.

Lui è stato molto più costante di te, più equilibrato. Nonostante abbia accanto lo spazzolino verde chiaro che io uso per pettinare le sopracciglia e che sicuramente è più bello del mio, più piccolo e sinuoso, lui non l'ha mai degnato di attenzione.

Sono una bella coppia, i nostri spazzolini.

Forse più di noi.

Stanno sempre insieme, e non si pongono il dubbio di amarsi o meno, di rischiare di farsi del male, non litigano, non piangono, non si preoccupano.

Sanno che il loro posto è lì. E sono felici così.

Io li invidio un po', per la loro semplicità.




venerdì 23 marzo 2007

RomanticaMente

Prendete un retino e catturate tutte le farfalle svolazzanti nello stomaco.

Prendete un sacco di iuta e raccogliate i cuoricini palpitantiche vi fuoriescono dagli occhi.

E' tornato l'inverno -in realtà mai arrivato -, non è più tempo di essere innamorate.

giovedì 22 marzo 2007

Alla portoghese

Acccettiamo sempre quello che scrive, il nosro Martino Cervo, perchè quello che fa è cosa buona, giusta, illuminata e noi non potremmo neppure contestare le sue parole. Però. Da oggi c'è un però. Riteniamo, da esseri normodotati e banali quali siamo, che Saramago sia inattaccabile. Che il premio Nobel possa anche prendere posizioni discordati, che un giorno dica bianco e un altro nero. Perchè? Perchè si.
Suvvia Martino, Josè è un letterato, non un capo popolo! Lasciamo che si sfoghi e firmi appelli, è comunque innoquo. Non fa proseliti. Lascia il tempo che trova.
Abbiamo l'impressione che al giovane Cervo manchi la lettura di "Cecità" e de "Il vangelo secondo Gesù Cristo". Cambierebbe forse la sua prospettiva.
Voto finale: 5+ con affettuoso buffetto

Perchè lui aveva capito tutto

Da una vita ci guardiamo,
sì, va bene, ci vogliamo bene
ma come tutti ci isoliamo
ci dev’essere per forza un’altra soluzione.

Forse la comune
non ha senso la famiglia coniugale
ho bisogno di trovare un’apertura
a una vita troppo chiusa, troppo uguale.

Forse la comune
dove ognuno può portare le sue esperienze
un po’ stretti, qualche volta in poche stanze
ogni tanto qualche piccola tensione.

Qualcheduno m’ha svegliato
e adesso non riesco più a dormire.
Chi s’è bevuto il mio caffè
chi s’è messo ancora il mio costume?

Tento la comune
specialmente per i figli uno spazio nuovo
per ognuno tante madri e tanti padri
voglio dire senza madri e senza padri.

Tento la comune
non esiste proprio più niente che sia possesso
ed è molto più normale volersi bene
finalmente non è un problema nemmeno il sesso.

Da te non me l’aspettavo
ti credevo una ragazza sana
e pensare che ti stimavo
ti comporti come una puttana.

Amo la comune
la tua donna preferisce un altro ma è naturale
non fa niente se si ingrossa la tensione
poi l’angoscia, poi la rabbia più bestiale.

Amo la comune
senza più nessun ritegno si arriva ad odiarsi
e alla fine quando esplode la tensione
come bestie, come cani ci si sbrana a morsi.

Sì, ci odiamo, ci ammazziamo
sì, ci sbraniamo per il caffè
chissà cosa c’è sotto a quel caffè
c’è l’odio, l’invidia, la gelosia
c’è la solita merda che ritorna fuori
e allora ci ammazziamo, sì, ci sbraniamo.

Meglio la comune. Meglio la comune. Meglio la comune.

[parlato]: Meglio la comune che dirci: "Buongiorno cara, hai dormito bene? Te l’avevo detto che il Serpax funziona. Ah, stasera vengono a cena i Cotinelli? Mi fa piacere. Sì, grazie, ancora un po’ di caffè...".

mercoledì 21 marzo 2007

Accontentiamoci!

Diciamo la verità, per una volta. Tutti, chi più chi meno, abbiamo una paura pazzesca di rimanere da soli, siamo proprio terrorizzati. E' così difficile trovare qualcuno con cui si sta bene, e allo stesso tempo che stia bene con noi, sia libero e abbia voglia di avere un rapporto sentimentale. Quante probabilità ci sono? Credo poche. E quando ci si riesce poi si devono affrontare le inevitabili differenze di carattere, le incomprensioni, gli alti e bassi, i momenti di stanchezza. A volte è così difficile che si lascia perdere. Altre volte si incontra qualcuno con cui si pensa staremmo meglio e che ha tutti i requisiti sopra citati e quindi si manda tutto a puttane.
Ma la maggior parte delle volte, cosa succede? Si passa la vita a cercare qualcuno, senza mai avere la certezza che sia davvero la persona giusta. Ci sono varie persone che ci attraggono, ma ce ne saranno al massimo una decina in tutto il mondo capaci di farci davvero perdere la testa, non farci capire più niente. La massima parte della gente neanche le incontra, altri le incrociano ma la cosa non è reciproca e quindi impazziscono, stanno male e fanno di tutto per poter avere almeno una briciola di infinito. Quelli che si guardano negli occhi e si trovano a provare lo stesso sentimento sono pochi, pochissimi, più unici che rari. Solo loro sanno com'è amare veramente.
E visto che le probabilità sono così scarse, che male c'è ad accontentarsi? Perchè si deve per forza essere presi fino in fondo all'anima, essere invasi da qualcosa di enorme, che è bellissimo per carità, ma poi quante volte si è felici? Quando si è così in balia di qualcuno, quant'è grande il rischio di perdere di vista se stessi e la propria autoconservazione?
Perchè non ci si può accontentare di qualcosa di tranquillo e di sereno, in cui riuscire a gestirsi, in cui ci si sente in pace senza essere continuamente sull'orlo del precipizio?
Rispondetemi per favore.

Standing Ovation

lunedì 19 marzo 2007

Lost in translation

Woodcock significa beccaccia.
Non se ne può più di allusioni sessuali connesse alla traduzione di questo cognome -wood e cock-.
Punto. Stop.

domenica 18 marzo 2007

I Circoli della Libertà alla riscossa

Il primo incontro ufficiale dei Circoli della Libertà si è tenuto ieri in una accogliente sala del lussuoso Hotel Principe di Savoia a Milano. Quale cornice migliore poteva accogliere Michela Vittoria Brambilla, presidente nazionale dell’associazione, che in pochi mesi è riuscita a creare una fitta rete di gruppi in tutto il territorio nazionale.
L’entusiasmo non è certo dote mancante ai tanti giunti nel capoluogo lombardo da tutta Italia, isole comprese, e i simpatizzanti creano da subito un clima caloroso e benevolo, soprattutto nell’accogliere la loro presidente.
La rossa e combattiva imprenditrice inizia il proprio discorso promettendo che non si dilungherà sui gossip che stanno tenendo banco sulle prime pagine dei giornali, preferendo parlare di tasse, il vero punto sensibile per i cittadini. E colpisce nel segno: nominare tasse, cuneo fiscale, TFR, ma anche imposte comunali, aumenti dei biglietti del treno e dei caselli autostradali, nonché il tasso che la BCE ha promesso di aumentare, sono lo strumento migliore per parlare di oppressione fiscale. La ripresa economica messa in atto da Berlusconi, a detta della Brambilla, è stata vanificata dal sistema fiscale di Prodi e lei, con i suoi circoli, si propone di fare da ariete di sfondamento per abbattere il governo che sta opprimendo l’Italia.
La sua promessa è di interpretare il paese reale e i veri bisogni della gente. Si rivolge quindi ai giovani con le campagne di informazione sulla modifica del tfr e la proposta di sensibilizzare le nuove generazioni perchè l’uso di sostanze stupefacenti, cocaina in primis, seguita da cannabinoidi e droghe sintetiche, è diventato sempre più dilagante e di conseguenza un preoccupante fenomeno sociale. Alle famiglie sono rivolte le raccolte di firme per l’abolizione del ticket sanitario, che hanno già dato frutti positivi, poiché il Senato ha ritirato i ticket sulle visite specialistiche.
E il tema sanitario è posto in primo piano anche dalle prossime iniziative. Tra i prossimi obiettivi, infatti, c’è la pubblicazione di un dossier contenente i dati dei bilanci della sanità pubblica, per individuarne gli sprechi che la rendono inefficiente.
Inoltre a maggio verrà creato un canale chiamato “TeleVisione delle Libertà” che, utilizzando la piattaforma del digitale terrestre e Sky, farà controinformazione per smascherare le bugie della sinistra e renderà i cittadini da spettatori a protagonisti del proprio futuro.
E poiché non c’è sviluppo senza libertà, il tempo rimasto è poco per realizzare il cambiamento di rotta e riportare l’Italia sulla strada dello sviluppo.
Incoraggiata da una lunga serie di applausi e standing ovation, la Brambilla cede la parola all’onorevole di Forza Italia Sandro Bondi che riporta il discorso sul piano della politica politicante e nazionale. L’attacco al Governo Prodi, reo di aver promesso “vi stupiremo” e di esserci riuscito nel peggiore dei modi, è su tutta la linea. Perchè il cambiamento di maggioranza ha interrotto una serie di riforme iniziate da Berlusconi e ha demolito i progetti buoni che erano stati realizzati, come le grandi opere e la riforma del mercato del lavoro. Inoltre il coordinatore nazionale di FI rivolge un appello accorato agli alleati perché rimangano uniti nella Casa delle Libertà e ricorda loro che Berlusconi rappresenta la sola speranza. Senza Berlusconi non ci sono alternative e il Berlusconismo non è un marketing elettorale, ma una strategia vincente.
Nelle parole del braccio destro di Berlusconi c’è tutto l’amore e la devozione per l’uomo che nel 94 ha riempito il vuoto lasciato dalla crisi della politica tradizionale e ha ridato speranza al paese.
L’ultimo a prendere la parola è Paolo Del Debbio, show man mancato e politologo toscano in carenza di Libertà. Il suo discorso è ricco di figure retoriche e carico di slogan e raccoglie le simpatie dei presenti in sala.
Afferma che i militanti dei circoli della Libertà devono fare i cani da guardia e all’occorrenza anche mordere per tenere gli occhi aperti su il governo, ma anche all0’interno della loro stessa coalizione. Poi sentenzia: l’ulivo un anno fa, un anno secca. E gli applausi sono scroscianti.
La conclusione di questa intensa serie di interventi è affidata ad un collegamento telefonico con Berlusconi. Che rilancia i suoi cavalli di battaglia e i suoi slogan preferiti per concludere che il popolo della libertà deve essere grande forte e coeso. E la lotta è appena iniziata.

Someone like it hot

I dubbi sulla morte di Marilyn Monroe sono sempre stati tanti, come spesso accade quando il deceduto è celebre e le circostanze oscure.
Oggi è stata presentata una nuova teoria, o meglio sono stati resi pubblici alcuni elementi che alimentano una delle varie ipotesi che era stata fatta illo tempore sulla sua morte.
In un documento inedito, pubblicato dall’inserto domenicale dell’Independent, l’Fbi annota che la 36enne attrice hollywoodiana si era accordata con alcune persone a lei care per fingere un tentativo di suicidio, in modo d’attrarre l’attenzione di Robert Kennedy, con cui aveva relazione extraconiugale da tempo, per costringerlo a lasciare la moglie.
Ciò dimostrerebbe dunque che l’attrice non aveva intenzione di suicidarsi, ma è stata lasciata morire dagli amici che avrebbero dovuto salvarla.
Marilyn si sarebbe fidata di Peter Lawford, anch’egli attore e marito della sorella di Bob, Patricia Kennedy, e si sarebbe accordata per far sì che fosse trovata in tempo per essere salvata. Tra gli altri che sapevano del finto tentativo di suicidio della star, e che non fecero niente per fermarla, pare ci fossero anche lo psichiatra di Marilyn, Ralph Greenson, la sua governante, Eunice Murray e il suo press agent, Pat Newcomb.
Purtroppo come non esiste il delitto perfetto, neppure il suicidio simulato è privo di errori.
Marilyn prese un’overdose di barbiturici, come aveva annunciato a quelli che sarebbero dovuti essere suoi “complici”, ma venne lasciata morire senza che nessuno facesse nulla per salvarla. La bionda più famosa del mondo venne trovata morta la mattina del 5 agosto 1962, nuda, nel suo letto, dove forse aveva aspettato invano di essere riportata in vita.
Il documento, finora top secret e appena reso pubblico dall’Fbi, riporta la registrazione di un’agghiacciante telefonata avvenuta tra l’attore Lawford e Bob Kennedy la notte del suicidio di Marilyn, in cui Kennedy chiede: «Allora, Marilyn è già morta o no?».
Tanto si è detto e scritto sul ruolo scomodo che aveva assunto l’attrice all’interno della famiglia Kennedy e questa trascrizione ne sarebbe la conferma.
Ovviamente i dubbi restano, si moltiplicano, anche e soprattutto dopo queste ulteriori informazioni, ma difficilmente si troverà una soluzione che non lasci spazio alle perplessità.
A qualcuno piace caldo, recitava uno dei celebri film della diva bionda più famosa degli anni ’50. Cinicamente si potrebbe aggiungere che a qualcuno piace anche il rischio.

domenica 11 marzo 2007

Bologna la dotta

Da Milano alla Sicilia, una sola voce per riunire il popolo del coentrodestra: i circoli.
Il senatore Dell’Utri parla positivamente del network che si è creato in Italia negli ultimi anni e del quale è l’artefice. I primi circoli del Buongoverno sono stati fondati 9 anni fa e ad oggi sono più di 300. Il risultato ottenuto è piaciuto talmente tanto a Berlusconi da avergli dato l’idea di creare i Circoli della Libertà, partendo proprio dall’idea di circolo di Dell’Utri e dalla parola Libertà tanto cara al Cavaliere.
I circoli della Libertà, guidati da Michela Vittoria Brambilla, nascono per coinvolgere i delusi della politica, chi non vuole legarsi ad un partito politico tut cur e chi non vuole ancora farlo, ma cerca comunque un impegno in prima linea.
I circoli del Buongoverno e i circoli della Libertà hanno quindi la pretesa di impegnare il cittadino parallelamente al partito
che comunque c’è e si sente: forza Italia.
Lo scopo è coinvolgere almeno più del 50% degli italiani per arrivare in ogni città, in ogni paese, ogni palazzo. Una partenza dal basso con mire utopistiche, una nuova sfida per l’uomo che riesce a vincere l’utopia.
Dunque il senatore ha automaticamente convogliato i suoi circoli nella giovane rete creata dai circoli della Libertà, che hanno una procedura semplificata e uno statuto snello. C’è la domanda. Serve una risposta concreta da parte del popolo della libertà.
Michela Vittoria Brambilla, consapevole delle diversità dell’elettorato al quale si rivolge, proprio pe questo servirebbero nuovi contenitori per racchiuderli. Non c’è la voglai di sostituirsi al partito o ai partiti, ma essere gli amplificatori della voce dei cittadini nella continuità che spesso manca al partito politico puro. Fino ad ora questo nuovo farma di comunicazione si è svolta attraverso il canale dei gazebo sl territorio
La battagliaper l’abolizione del ticket sanitario, che il senato ha parzialmente cancellato per le visie specialistiche, i fax inviati al Quirinale per tornare a votare dopo la crisi di governo, una brochure per informare i cittadini perché la riforma non è stata abbastanza spiegata dla governo.
Si rivolge al cosiddetto paese reale le famiglie, gli studenti i pensionati. Governo Prodi era una coalizione unita dall’odio e dalla demonizzazione nei confronti di Berlusconi, poi volti all’oppressione fiscale e ora tenuti uniti dal solo desiderio di sopravvivere il più possibile.
Prodi è come l’equilibristain una e per iniziare la svolta il tempo stringe.

sabato 10 marzo 2007

Santanchè, siamo con te

Tempo fa mi sono imbattuta in un comunicato dell'On. Santanchè che recitava: “Con le Coordinatrici regionali e provinciali azzerate ci siamo riunite a Roma ed abbiamo deciso che è ormai opportuna una linea di fermezza sui nostri valori che vanno, in estrema sintesi, dalla sacralità della vita alla famiglia. Non è più tempo di strappi ma di discussioni e decisioni collegiali. Ho sentito quindi il bisogno ed il dovere di scrivere una lettera aperta al nostro Presidente all'interno di un opuscolo che si trova già in rete in questa stessa pagina, dal titolo "Non si azzerano cosi' le donne..." e che ricorda anche il lavoro svolto in questi due anni dal Dipartimento Pari Opportunità. […]”.
Ciò che veniva ribadito e che mi ha subito colpita è il sentimento di svuotamento e azzeramento espresso dalle donne di An nei confronti del loro partito e riportato dalla loro ormai ex coordinatrice.
Le donne di destra, defraudate del loro ruolo centrale e delle loro competenze, si affidavano dunque alla loro deputata più visibile, alla donna che più delle altre è stata sotto i riflettori e che ha sempre amato unire il proprio ruolo istituzionale ad una vita privata sovraesposta.
Questo comunicato e queste dichiarazioni erano inotre l’ultima dimostrazione di quanto ormai fosse logoro il rapporto tra Fini e la Santanchè e che andava via via mostrando tutti le sue crepe in pubblico.
Inotre lo scoramento della deputata nei confronti del partito era manifesto e la creazione dei circoli Di Donna ne erano una prova evidente.
Poi, dopo un periodo che l'ha vista meno combattiva con il suo diretto superiore, la Daniela nazionale è ora tornata - suo malgrado - nell’occhio del ciclone per una notizia pettegola. Sembrerebbe infatti che il suo attuale compagno l’abbia lasciata per la sempreverde Rita Rusic.
E come resistere a questo rumor?
Le voci si rincorrono e gli articoli dei vari giornali gossip non danno tregua. Il potenziale scandalo e la possibilità che si verifichi un Eva contro Eva nostrano non lascia nessun addetto del settore indifferente.
Le due donne protagoniste dalla contesa sono due assi da novanta, due imprenditrici e self made woman che hanno dimostrato negli anni di poter risorgere dalle loro ceneri come la fenice.
Lei dichiara serafica: “Sono molti mesi che abbiamo problemi, ma Canio ed io continuiamo ad abitare insieme, abbiamo un figlio piccolo e molto lavoro ci unisce.”
E c’è sempre un giornalista pronto a raccogliere una sua affermazione e sbatterla in prima pagina. Sempre una penna pronta a scrive quanche riga su di lei, si tratti di parlare delle sue borse e dei vestiti che indossa, delle feste da lei organizzate e marginalmente anche della sua attività parlamentare. Si dimentica sovente che è l’unica donna relatrice di una legge parlamentare, perchè spesso è ricordata per altro. Ultimamete è stata sottoposta ad un duro attacco per le posizioni che ha preso in merito alla concezione della donna nel mondo islamico e le sue idee le sono costate anche il diritto ad avere la scorta.
Verrebbe da pensare che gli amori e i tormenti di questa donna si consumano sempre a mezzo stampa, perchè è ormai avvezza a posare per le copertine patinate dei settimanali, ma la vita è un'altra cosa.
Il primo marito le ha lasciato un cognome che le ha dato la fama, il mentore politico le ha consegnato lo scettro della guerrigliera, insieme all'incoronazione a primadonna di An. Speriamo che anche quest'ultimo uomo le lasci qualcosa di postivo, nella cattiva sorte.

venerdì 9 marzo 2007

Santa Maria Novella

Lo conobbi una triste giornata di novembre, quando il lavoro sembrava non avere fine e cercavo qualsiasi motivo per distrarmi.
Lui era sempre alla ricerca di una penna, continuava a dirmi che un giornalista senza penna era come un violinista senza violino e mi faceva ridere. Iniziai io, scrivendo una mail, lui mi rispose subito e la mia fantasia iniziò a galoppare.
Lui propose un incontro a metà strada, Firenze magari.
Così, ci andai senza una ragione precisa. Semplicemente: mi piaceva. E aveva solleticato la mia vanità, la mia voglia di scoprire e mettermi in gioco. Erano motivi sufficienti, no?
Arrivata alla stazione, lui era già lì. Due parole, poi il silenzio. Odio parlare di oroscopi e di vacanze, della città e dei bla-bla di circostanza. O è alta filosofia o è brutale pettegolezzo, nel mezzo c’è la noia che mi annoia. Decidiamo di andare in hotel, o meglio, decide lui dopo un goffo tentativo di recuperare un preservativo nelle farmacie chiuse della città.
Stupido tentativo, il mio, di replicare o cancellare il passato, per dimenticare gli occhi, le mani, la bocca di chi mi aveva insegnato a volare.
Impossibile tentativo. Lo sapevo ma volevo esserne incosciente allo stesso tempo.
Ci sono baci che non si scordano. Ci sono amori che non si dimenticano. Ci sono pomeriggi trascorsi in un hotel fiorentino vista Arno che non si dovrebbero neppure raccontare.

La trota salta, al contrario

Dichiarazione di Benedetto della Vedova, Presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia
Sabato prossimo parteciperò alla manifestazione “Diritti ora”. Sarà anche un modo per testimoniare a tutti che si può stare convintamente nel centrodestra guidato da Silvio Berlusconi, come ci stanno i Riformatori Liberali, rifiutando qualsiasi rigurgito omofobico – chi considera le persone omosessuali “malate” e “deviate” merita la stessa considerazione di chi ancora sostenesse che le donne sono “inferiori” agli uomini - e sostenendo la priorità del riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali.
Il centrodestra italiano non può restare, unico centrodestra al mondo, quello del “no” sempre e comunque al confronto con la comunità gay e le sue rivendicazioni civili.
Mi rendo conto, quindi, che la sola partecipazione dei Riformatori Liberali non è sufficiente a colmare il vuoto di attenzione della Casa delle Libertà, ma mi auguro che nella manifestazione di domani prevalga, nell’approfondimento delle posizioni di merito, uno spirito di non ostilità, ma di serrato confronto con il centrodestra.
Roma, 9 marzo 2007

Benedetto Della Vedova

Stamattina, sfogo

Dimentico per un istante il mio imperturbabile stile per lanciare un enorme VAFFANCULO a questo qui. Non il propretario del blog, ma il soggetto del post.

E finalmente l'ho scritto!

mercoledì 7 marzo 2007

Sesso, carta, forbice

C’era bisogno che lo dicesse un sondaggio di Donna Moderna perché diventasse di dominio pubblico quello ceh tutti sanno: le donne usano i vibratori. Diversamente non si spiegherebbe la loro esistenza e la loro larga diffusione.
Ultimamente si vendono ovunque: in farmacia, negli scaffali dei supermercati, nelle boutique di lusso e hanno diversi prezzi, diverse forme e diverse funzioni. Vibratori puri, clitoridei o vaginali, ai quali si affiancano anche i massaggiatori e non ultimi gli anelli stimolatori, un vero e proprio successo, tanto da essere quasi introvabili. I sex toys sono usati da 2 donne su 10 e non c’è niente di male. Le donne intervistate affermano di usare i giocattoli erotici per aumentare il proprio piacere sessuale, per ravvivare il rapporto col partner o semplicemente per ricercare qualcosa di nuovo.
In Italia questi argomenti sono ancora considerati tabù, nonostante siano stati più volte sdoganati da programmi televisivi di grande successo come Sex and the City. I sex toys sono appunto dei giocattoli e come tali vanno considerati: puro divertimento e distrazione, non sostituiscono la figura del maschio dominante che ogni femmina cerca. Dunque, che male c'è?

NB
Le proprietarie del blog, che già in passato si sono dilungate sull’argomento, ci tengono a precisare che non rientrano nelle statistiche e non posseggono alcuno degli attrezzi sopra citati. Non escludono però di poterli acquistare in futuro.


Ancora 31

1. La voglia, la pazzia - Ornella Vanoni
2. Le pouvoir des fleurs - Laurent Voulzy
3. Pale blue eyes - The Velvet Underground
4. E ti vengo a cercare - Franco Battiato
5. Mai più come te - Claudio Baglioni
6. Je suis malade - Jacques Brel
7. Cavallo bianco - Matia Bazar
8. Lontano, lontano - Luigi Tanco
9. Always on my mind - Jonny Cash
10. Meravigliosa creatura - Gianna Nannini
11. Ovunque proteggi - Vinicio Capossela
12. Sempre e per sempre - Francesco De Gregori
13. Verranno a chiederti del nostro amore - Fabrizio De Andrè
14. Non arrossire - Giorgio Gaber
15. Cuore di tenebra - Baustelle
16. Plus Bleu que tes yeux - Jacques Brel e Edith Piaff
17. Con te - Giuni Russo
18. Morning has broken - Cat Stevens
19. Wuthering heights - Kate Bush
20. The way you look tonight - Frank Sinatra
21. Your song - Elton John
22. Carolina in my mind - James Taylor
23. E penso a te - Lucio Battista
24. Remedios - Gabriella Ferri
25. La canzone dell'amore perduto - Fabrizio De Andrè
26. Rien de rien - Edith Piaff
27. Voir un ami pleurer - Jacques Brel
28. La distanza di un amore - Alex Baroni
29. Noite è luar - Patrizia Laquidara
30. Take a look at my girlfriend - Supertramp
31. Gliu impermeabili - Paolo Conte

martedì 6 marzo 2007

Oggi mi sento...



perchè vorrei...

Ostia caput mundi

Il palazzetto di Ostia non riesce a contenere l’entusiasmo dei giovani di Forza Italia, che si sono riuniti nella Roma balneare per presentare il loro patto intergenerazionale.
Visi puliti e freschi caratterizzano queste nuove generazioni, vera speranza per l’ormai ex partito di plastica. Bandiere, striscioni e magliette testimoniano l’appartenenza a Forza Italia e in particolare al movimento giovanile.
Tanta passione dunque e un clima da stadio accolgono il presidente Berlusconi, anche quando viene mostrato nelle immagini del discorso al congresso USA, proiettato per ingannare l’attesa. Quando poi arriva è accolto come una rock star, osannato come leader indiscusso e il suo ingresso è accolto nel palasport con un’ovazione, al grido di “Silvio, Silvio”. E il Cavaliere, che si sente uno di loro, soprattutto per spirito, non manca di ricordare alla Berlusconi Generation che si sente un loro coetaneo.
Il passaggio di testimone ai giovani è puramente ideale ed è palese che il leader non abbia alcuna intenzione di lasciare la propria posizione dominante, ma tant’è.
I ragazzi presentano il documento stilato per l’occasione, per farlo sottoscrivere al loro presidente. Centralità della persona, meritocrazia, libertà di scelta e rispetto dell’identità sono alla base delle loro linee programmatiche. Il capo è dalla loro parte e li supporta e li motiva perchè il governo da lui presieduto è stato sì positivo e propositivo per il paese, ma ora la sfida più ardua è riuscire a riprendere il lavoro là dove è stato lasciato nel 2006.
Nella sua mente c'è sempre quella rivoluzione liberale che deve ripartire dalle nuove generazioni.
La sinistra dipinta da Berlusconi è come sempre una coalizione disfattista, che distrugge in 5 minuti quello che è stato fatto in 5 anni, che demolisce la riforma della scuola e tenta di replicare con quella del mercato del lavoro.
I propositi per il futuro sono la riforma della magistratura, l’abbattimento dei costi dello Stato e la costruzione di un esercito di controllori e difensori del voto.
Si parla anche della trasformazione della Cdl da coalizione a federazione e in questo progetto rientrano i Circoli della Libertà, creati per aggregare persone che si sono allontanate dalla politica o semplicemente che non desiderano legarsi ad un partito politico. Questo sembrerebbe essere il vero traguardo futuro, l’unica prospettiva al momento possibile.
Inoltre ampia parte del discorso è dedicata all’analisi degli ultimi atti del governo Prodi e alla fuga a sinistra di Follini, poi i soliti sondaggi e dati sciorinati, l’ammonimento rivolto ai giovani speranziosi a non diventare mestieranti della politica
Silvio è come il buon padre di famiglia, li sprona, li consiglia e indica loro la retta via, sperando che loro seguano le sue parole e non imitino le sue azioni.
Il messaggio finale che lascia ai suoi giovani proseliti è un incoraggiamento e una speranza: i suoi fedelissimi, Bondi Cicchitto e Bonaiuti, vanno sostituiti per decorsi limiti di età e chi meglio dei questi ragazzi può farlo?

venerdì 2 marzo 2007

non so proprio come intitolarla

Tu sei una delle persone più importanti per me. Non ti preoccupare. Io per te ci sarò, sempre e comunque. Io riuscirò sempre a leggere nei tuoi occhi. A rubarti anche quello che non vuoi darmi. A infilarmi tra le righe dei tuoi pensieri. Nei buchi della tua anima, ho provato tante volte a rammendarli, ma forse non è possibile. Il tuo odore rimarrà sempre in fondo al mio cuore, e se ricapiterà di sfiorarti la mia pelle brucerà. Si incendierà, si scioglierà, e ritornerà cenere. Come ha sempre fatto. Ti vedrò sempre come un soffio di vita.

mercoledì 28 febbraio 2007

Mai più come te

Volevo un amore ablativo e non lo sapevo neppure. Volevo una forma di amore caratterizzata da un eccessivo annullamento di me stessa allo scopo di servire il mio uomo, ma non me ne rendevo conto, non sapevo neppure che esististesse questa definizione di amore.
Mi accontentavo di una forma di amore platonica, contemplativa, sognatrice e idealista. Poi sei arrivato tu e hai stravolto le mie poche certezze. Pensavo a riempirti l’auto di Baci Perugina, farti gli auguri il giorno del non-compleanno, curare le piante con il tuo nome, leggerti e supporre a cosa stessi pensando. Meraviglioso.
Mi sono ritrovata un amore possessivo, infantile ed egocentrico, dove il possessivo eri tu, quello infantile ed egocentrico sempre tu.
Mi hai conquistata perché avevi tutti i difetti che rifuggivo, le caratteristiche che disprezzavo e l’aria di chi non si dona mai totalmente.
E allora. Se potessi sostituire gli elementi: ai Baci le palle di Mozart, agli auguri gli insulti per le parole omesse, alle piante le lenzuola che ci scambiamo, se potessi tornare indietro di un anno. Rifarei tutto, non rinnego niente: so che nessuno potrà mai reggere il confronto con te. Nessun’altro mai.

martedì 27 febbraio 2007

Verso l'infinito e oltre

Quale altro paese manderebbe avanti un governo che si regge in piedi claudicando vistosamente? Ma soprattutto, quale giornalista serio ha l'ardire di intrufolarsi nella corsia di un ospedale per spiare le condizioni di salute di un senatore? Con quale coraggio si intervista un poveraccio con ancora la flebo nel braccio e le infermiere che lo circondano? Si potrà mai avere la faccia tosta di chiedere al medico se il degente avrà le forze necessarie per recarsi a Palazzo Madama per votare la fiducia a Prodi? Sconvolgente che il tutto avvenga nella completa naturalezza, tra una dichiarazione strappata in strada a Follini - lui gode al momento di ottima salute - e una affermazione netta della Finocchiaro, radiosa come sempre. Cose se non ci fosse nulla di male. Ammesso che il senatore malaticcio abbia dato l'autorizzazione al prode intervistatore, appurato che il voto di questo benedetto De Gregorio è fondamentale per l'equilibrio della nostra democrazia parlamentare, ci sono gesti che non andrebbero fatti, neppure appellandosi al diritto di cronaca.

lunedì 26 febbraio 2007

Donne e motori

Gli uomini hanno il brutto vizio di lasciare le loro compagne sole, in macchina, con le chiavi inserite nel cruscotto. Per andare al bancomat, per prendere il giornale, per ritirare le camicie in tintoria. Gli uomini scendono dal bolide, trionfanti, per fare le commissioni quotidiane, mentre noi siamo lì, nell'abitacolo a fare la guardia, in una attesa quasi mai dolce. Come se non ci fosse niente di male in quella solitudine, quasi fossimo un cane da guardia.
Una mia amica è stata "mollata" dal ragazzo con il quale usciva per la prima volta in una Porche nuova e fiammante per più di mezz'ora. Lui aveva sete, cercava un Chinotto disperatamente e lei nel coupé al freddo e al gelo lo aspettava, fiduciosa. Ha aspettato così tanto che ha iniziato a piovere, così tanto che se avesse avuto i ferri da calza avrebbe completato un maglione tricot. Al ritorno dalla caccia alla bibita scomparsa, il moderno Indiana Jones ha guardato la ragazza con disincanto e le ha detto "Avresti anche potuto alzare la capote, per non bagnare la radica."
Sarebbe anacronistico appellarmi a principi femministi e alla difesa della donna ad ogni costo, credo basti citare il buon gusto e l'educazione basilare: possiamo scendere anche noi dall'auto e accompagnare il nostro partner ovunque egli vada. All'occorrenza possiamo anche essere utili, se si decide di rapinare una banca. Basterebbe chiederlo.
E infine una minaccia.
Sento il bisogno di affrancare il genere femminile da questo sopruso: la prossima volta che vengo parcheggiata in macchina, sequestro la chiave dell'auto a tempo indeterminato. Perchè portare via l'auto sarebbe troppo semplice e manifesto.

giovedì 22 febbraio 2007

Disguido poligrafico



Perchè sul sito di Libero -perfino su corriere.it - è riportata questa copertina di Libero e l'edicolante a me ne ha consegnata una dal titolo diverso?

PiccoloAppunto

Un bravo politico deve saper dire la cosa giusta al momento giusto. Capezzone, radicale per scelta e grande comunicatore per natura, lo sa fare e lo ha dmostrato anche ieri sera a Matrix, dichiarando: "Sembra che lo spin doctor di questa sinistra sia Tafazzi".
Geniale.

Governo caduto, cascato, precipitato

Mi riservo la possibilità di piangere e accennare un singhiozzo per domani, quando sarà chiara la prospettiva che ci attende. Perchè al peggio non c'è mai limite. Lo diceva la mia prof. di Chimica.

mercoledì 21 febbraio 2007

Cecità

Marketing all'italiana

Dopo aver deturpato il simbolo della presidenza del Consiglio, riducendolo ad un tricolore svolazzante, ecco la nuova prodezza del Governo: è stato presentato oggi un nuovo marchio per rappresentare l'Italia nel mondo.
Questo.
Come se i numerosi simboli collegati al nostro paese non bastassero più. Come se pizza, mandolino, Parmigiano Reggiano, Dolce&Gabbana avessero bisogno di un più grande contenitore in cui essere racchiusi.
A parte la bruttezza lampante, è già stata riscontrata la difficoltà di capire esattamente che è raffigurata una It. It come Italia. Dove la t sarebbe quel vermicellino verde accanto alla I.
La visualizzazione grafica del Belpaese è stata giudicata da Prodi "estremamente bella". Sempre secondo il premier, il logo, "non basta certo, ma è una splendida opportunità", ma questa iniziativa "è parte integrante della nostra strategia", una strategia "per fare sistema". Insomma, una caxxxta di dimensioni colossali

Bon jovi - All about loving you

Questo è il video più romantico che io abbia mai visto. Tralasciate il fatto che la caduta dal palazzo dura un tempo spropositato e la canzone che non è niente di che.

martedì 20 febbraio 2007

Eredità future

Mentre il destino della sua azienda è ancora incerto, non fosse altro che a 72 anni dovrebbe essere chiaro che la successione è vicina, Giorgio Armani ha anche annunciato di voler lasciare il suo patrimonio di abiti a Milano, "città che mi ha dato la possibilità di crescere e di diventare quello che sono."
I milanesi tutti ringraziano. Anche per Nobu, s'intende.

domenica 18 febbraio 2007

venerdì 16 febbraio 2007

Il Quadrilatero no, non l'avevo considerato

Milano trasforma il suo cuore fashion, il mitico Quadrilatero, in un'area sperimentale senz'auto. Le vie dello shopping milanese rimarranno chiuse alle auto per una settimana. Proprio in coincidenza con la settimana della moda femminile. Il sindaco Letizia Moratti ha firmato l'ordinanza che «sperimentalmente» trasformerà da sabato 17 le vie d'oro milanesi in zona a traffico limitato, vietandone l'ingresso per le auto dalle 7.30 alle 19.
L'intenzione reale è rendere permanente l'isola pedonale, ma solo dopo un percorso di condivisione con i commercianti e i residenti e soprattutto dopo questa settimana di prova. Il tutto nell'ottica di riqualificazione dell'intera area.
Il provvedimento riguarda le vie meno cheap e più chic della città meneghina: Montenapoleone, Borgospesso, Rossari, Santo Spirito, Gesù, S. Andrea, Pietro Verri, Bagutta, Baguttino, Spiga.
Ovviamente ci sono deroghe al divieto che riguardano più e più categorie. I residenti e i domiciliati potranno entrare e sostare, potranno accedere anche tutti coloro che hanno un posto auto in autorimessa o in una proprietà del Quadrilatero. Stesso discorso per le auto dirette ai parcheggi privati delle strutture alberghiere. Potranno transitare e sostare i taxi, le biciclette, le auto dei medici in visita urgente, le autoambulanze, le forze dell'ordine e le auto con il contrassegno per gli invalidi. Banditi i mezzi commerciali che potranno scaricare le merci dalle 19.30 alle 7 e 30 del mattino, con un'esenzione per chi trasporta alimentari che avranno diritto ad una fasci protetta in più, dalle 14 alle 16.
Per noi semplici camminatrici non automunite significa che dovremo rinunciare alle roboanti coupè che ammorbano le strette vie, mettendo in mostra la propria cilindrata. Non potemmo più avere la possibilità di essere travolte da un Cayenne che dà sfoggio delle proprie potenzialità sui percorsi cittadini. Non sarà più possibile fare la selezione dell'automobilista più tamarro, più grezzo e più cafone del pomeriggio. Ma anche scovare l'auto del vip e fare car watching. Stiamo per perdere un elemento considerevole della nostro struscio e stiamo per cambiare la fisionomia delle boutique.
Una bella sfortuna, non c'è che dire.

giovedì 15 febbraio 2007

Scontri ormonalmente scorretti

Un nuovo duello sulle coppie di fatto ha avuto come protagoniste le deputate Carfagna e Luxuria.
Durante il seminario "Donna, vita e famiglia" organizzato oggi dalla stessa Carfagna a Palazzo Marini, la deputata campana ha dichiarato : «Omosessuali costituzionalmente sterili». E la replica del transgender non si è fatta attendere ed è stata un secco fendente: «Ragioni come Hitler, e sei una sfascia-famiglie»

Ci deve essere una forza misteriosa che spinge Vladimir Luxuria a prendersi a male parole con le deputate di Forza Italia, una antipatia congenita e prevenuta. Impossibile infatti aver dimenticato il litigio che l'onorevole del Prc ingaggiò in avvio di legislatura con Elisabetta Gardini a proposito dell'uso della toilette a Montecitorio e che si concluse con una scandalizzata Gardini che dichiarava a Repubblica "Mi sono sentita stuprata, dovrebbe farsi operare".
Altrettanto memorabile, se non altro per i toni usati, rischia di diventare il botta e risposta a base di insulti e gomitate verbali con un'altra delfina azzurra, Maria Rosaria Carfagna.

«A Mara Carfagna bisogna ricordare un precedente pericoloso: una legge della Germania di Hitler che prevedeva l'internamento in campo di concentramento degli omosessuali». Così la replica di Luxuria alla parlamentare azzurra che nel coso di un convegno ha definito le coppie gay come «costituzionalmente sterili» e di non potere essere così equiparate in alcun modo ad una famiglia. «Non mi sento - ha detto Luxuria - di prendere lezioni da chi crede di difendere la famiglia proprio mentre ne sta sfasciando una, quella di Berlusconi».
Poi esprimendo solidarietà alle coppie «costituzionalmente sterili», (anche etero), Luxuria dice: «Esistono dei cuori così sterili e la mancanza di cuori si avverte soprattutto in politica. Purtroppo- aggiunge- da noi le coppie sterili secondo le leggi vigenti sono costrette ad una fecondazione 'esterologà, ovvero, da fare all'estero e solo chi può spendere soldi va nelle cliniche svizzere».
«Il collega Luxuria o non ha capito o fa finta di non capire» replica Carfagna. «Le parole che mi attribuisce sono una esplicita citazione del professor Francesco D'agostino, presidente onorario del comitato di Bioetica, che riguardano esclusivamente le coppie omosessuali». Poi aggiunge: «In merito alle persecuzioni a danno degli omosessuali, ricordo al collega Guadagno, che attualmente vigono in alcuni Paesi guidati dalla sinistra». Carfagna infine preferisce non rispondere «alle menzogne e alle offese personali» di Luxuria «essendo cosciente che le strade battute nella sua attività dall'onorevole Guadagno lo rendono instabile quando si parla di argomenti così delicati».
A chi tocca la prossima stoccata?

Sex in the City

New York è la prima città al mondo ad aver creato la propria marca di preservativi. Si chiamano NYC Condom e sono stati realizzati dal dipartimento della salute cittadino e distribuiti gratuitamente in ogni quartiere. Il packaging che li contraddistingue è minimal e accattivante con un richiamo alla tipica segnaletica della metropolitana della Grande Mela. Il tutto rende il preservativo non solo utile, ma anche glamorous.
La lodevole iniziativa ha riscosso un certo successo e perfino il fashion designer Kenneth Cole ha disegnato una nuova linea d'abbigliamento con tasche su misura per i nuovi preservativi.
Non crediamo possibile che Letizia o Walter o un improbabile assessore del comune di Roncofritto possano seguire l'esempio, non siamo ancora abbastanza cool. Ma la settimana della moda milanese è alle porte uguamente.
E la vita prosegue.

Tra una manifestazione e lo specchio

Mi è sempre piaciuto il Veneto. Per Venezia, per il balconcino di Romeo e Giulietta, per il Valpolicella, la sezione del lago di Garda che ospita Gardaland e, ultimo ma non meno importante, lo schieramento politico della popolazione: moderato e tendente al centrodestra. Insomma, la regione ideale, per me. Forse anche meglio della Lombardia.
Da qualche tempo si parla di Veneto soprattutto per parlare di VIcenza, dell'allargamento della Base Usa e della manifestazione in programma sabato prossimo. Sul merito politico non voglio entrare, non ora almeno, mi pronuncerò proprio dopo il 17, dopo che il momento di maggior tensione sarà stato superato. C'è però un particolare che mi inquieta e al quale non posso far a meno di pensare.

E mi rivolgo a te e ai tuoi riccioli color ebano, a te e al tuo radicato idealismo. Lo so che per tua natura, formazione politica e perfino per il tuo stesso DNA saresti propensa ad andare a manifestare, lo so che vorresti essere in prima fila, ma io sono reduce da un intervento e lo stress di saperti là, in mezzo a chissà quali pericoli e degenerazioni, non me lo posso proprio permettere. Poi le scarpette con il tacco e il vestito verde di maglia non sarebbero appropriate e la kefia l'hai appesa al muro da tempo. Donnina, desisti! il mondo ha bisogno di te per cose migliori.

giovedì 8 febbraio 2007

Rainbow

Le bambine da piccole hanno l’amichetta del cuore, quella con la quale si scambiano i vestiti delle bambole e le figurine, quella con cui si fanno i patti di sangue e i compiti nel doposcuola.
Io con la migliore amica divido questo blog.
Poi c'è il mio migliore amico, che si definisce tale, il cui ruolo è darmi un punto di vista maschile delle diverse situazioni. Che non ha mai molto tempo per me e io non sto abbastanza a Ravenna per lui.
Allora tutto cambia e un giorno ti accorgi che la definizione non basta più, è superata ormai dai sentimenti. A quella persona vuoi bene, pensi spesso a lui. Però. Però quando hai bisogno di una informazione, un consiglio, quando vuoi fare due chiacchiere o anche quando pensi a una persona che stimi, non si delinea più la stessa figura nella tua testa.
E le definizioni crollano, non hanno più ragione di esistere, come fossero i posti assegnati a tavola. La tavolata è cambiata, sono cambiati i componenti.
Triste realtà.

lunedì 5 febbraio 2007

2 pilastri

Benedetto e Martino.
In caso di malattia, tolgono ogni malessere!

venerdì 2 febbraio 2007

Doghe che passione!

L'altro giorno al telefono con un'amica disquisivo su di una questione di primaria importanza: per garantire sonni meravigliosi, e non solo, sono più indicate le reti a doghe o in metallo?
Non è un problema di poco conto. Anch'io l'ho sempre sottovalutato fino a quando non ho scoperto che il mio ex fidanzato dormiva su di un letto a doghe che puntualmente si staccavano uscendo dagli appositi supporti ogni volta che si faceva appena un po' troppo movimento. Immaginate la scena: mentre eravamo travolti dall'impeto della passione ecco che arriva un rumore tipo “il letto sta crollando” e relativa mancanza del supporto, per ritrovarsi in fine col materasso appoggiato al pavimento. Questo senza fare alcuna acrobazia erotica dell'altro mondo o chissà cos'altro. Il peggio è stato quando se ne è anche rotta una e siamo andati dal falegname a chiederne di nuove, e l'ignaro (o sadico) ometto continuava a dire: ma come è possibile che si sia rotta? Sono testate anche per i pesi massimi!
Sì vabbè infierisci allora! Non che noi fossimo dei fuscelli, ma tutto ciò mi è sembrato un po' esagerato. E indelicato.
Saranno più indicate per la corretta posizione della colonna vertebrale eccetera, ma da evitare se avete meno di 90 anni e una vita sessuale almeno un attimino decente. O forse erano le sue doghe ad essere strane. Perchè vi assicuro che non eravamo NOI ad essere strani. O forse lui si, ma non in questo senso almeno.
Le reti in ferro o metallo vanno benissimo fino a quando non iniziano ad arrugginirsi e ad emettere quel simpatico “gnic gnic” ogni volta che vengono appena appena sollecitate. Nel mio appartamento universitario avevo un letto di questo genere che ho dovuto cambiare causa pazzia dell'inquilina sottostante che diceva che non riusciva a dormire la notte causa il rumore. Da premettere che il letto era da me usato solo 2 notti a settimana e mai, dico mai per altri scopi oltre al dormire. Vabbè che ho il sonno agitato e mi giro molto, e magari il movimento del mio corpo a ragione produceva il fantomatico rumore, ma da qui a non dormire per questo, ce ne passa.

A voi l'ardua sentenza.

giovedì 1 febbraio 2007

31 canzoni di Complicata

Album leaf – Eastern glow
Annihilator – The one
Evanescence – Bring me to life
Evanescence – My immortal
Evergrey – I'm sorry
Fear Factory – Timelessness
Foo Fighters – Best of you
Gianluca Grignani – Speciale
Gianna Nannini – Meravigliosa Creatura
Guano Apes – Livin' in a lie
K's Choice – Not an addict
Jem – Maybe I'm amazed
Lacuna Coil – Comalies
Ligabue – L'odore del sesso
Ligabue – Ti sento
Luca Carboni – Colori
Metallica – The Unforgiven
Negrita – Sex
Nickelback – Far away
Novembre – Come Pierrot
Novembre – Croma
Novembre – Flower
Novembre – Geppetto
Novembre – Nursery Rhime
Novembre – Swim seagull in the sky
Novembre – The dream of the old boats
Orlando Johnson – Anymore
Placebo – Special needs
Three doors down – Here without you
Vasco Rossi – E...
Zucchero – Occhi

mercoledì 31 gennaio 2007

Alla solidarietà femminile preferiamo il pollaio. Per sentirci salve.

Annalena Benini ha il potere di scrivere bene e con grazia, fotografando la realtà.
Ecco un esempio.

Una donna lo sa: le donne adorano odiarsi. È una cosa vezzosa, niente di grave: solo un po’ di veleno qua e là, uno sgambetto un sorriso e una pugnalata alle spalle. Non possiamo resistere.
Dorina Bianchi è un medico, è parlamentare della Margherita e presidente della commissione Affari sociali, è molto impegnata contro la violenza sulle donne, molto carina e bionda, con molte borse di Chloé e scarpe di Prada: le hanno chiesto se per caso si faccia un po’ di botox, o qualcosa d’altro, qualche ritocchino alle rughe passati i 40, cose così, normali vanità. Ha risposto: io no, ma tutte le mie colleghe sì, poi ha continuato a spiegare l’importanza della solidarietà femminile.
È per questo che non governeremo mai il mondo: non abbiamo tempo per le sciocchezze, noi, perché dobbiamo tirarci i capelli, mettere in giro pettegolezzi, litigare al telefono, fare riunioni serali a tema con una protagonista (assente) da romanzare e massacrare. Dobbiamo divertirci, non siamo mica maschi. Ora che Rosi Bindi si è lanciata contro Barbara Pollastrini per la legge sui Pacs (e loro due stanno dalla stessa parte, al governo, si tengono per mano nelle foto e credono nella necessità di mettere più donne nei posti di potere), ora che Livia Turco non ha fatto pace con Anna Serafini sulla quantità di marijuana da portare in borsetta (e si tratta sempre di signore importanti che stanno dallo stesso lato della barricata e mettono in imbarazzo mariti e ministri), ora che Angelina Jolie, adottatrice glamour di bambini esotici, ha pubblicamente accusato Madonna di essersi accaparrata illegalmente un ragazzino del Malawi, cioè di averle rubato la scena, si può stare tranquille: anche per quest’anno il pollaio si porta moltissimo, dappertutto, la solidarietà fra donne non è stata ancora inventata, e allora siamo salve.

Veronica perchè?

Una vecchia canzone recita: "dice il talismano che la buona moglie perde con il nome tutte le sue voglie. Stira, lava e tace anche orizzontale e questa per un uomo sarebbe l’idelae" Immmagine da casalinga disperata oramai un po' superata e rivoluzionata dagli ultimi 50 anni italiani.
Allora mi domando: perchè Veronica hai scritto proprio a Repubblica? Non potevi arrabbiarti col Silvio tenendogli il muso per un po'?
Azzardo un'ipotesi: la lettera di Veronica è una mossa del Berlusconi più astuto. Che qualcuno me ne spieghi però la ratio!

lunedì 29 gennaio 2007

Speciale - Grignani

Lei pensa che io sia importante
Che non ho un difetto dentro e fuori dal letto
Lei pensa che in fondo sia dolce
Però all'occorrenza so anche esser forte
Per lei son speciale io
E non me ne ero mai accorto io

Io che non so mai se è amore,o soltanto un altro errore
Però lei è fantastica così
E non gliene frega niente, anche se sa perfettamente
Che io non sarò mai un santo o giù di lì
E poi mi sa dire di sì, anche se dico così
Lo sai che non lo so! Se ti amo o no!
Ma che se ci stai ci sto, perché ti voglio bene un po'
Sì lei ci scherza su, per piacermi di più
Ed io perdo la testa ancora un po'
Ma questa volta giuro non lo so se mi difenderò



Non propriamente le stesse parole, ma mi piacerebbe sentirmi dire qualcosa del genere

domenica 28 gennaio 2007

Sempre e comunque Battiato

E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza

giovedì 25 gennaio 2007

Amleticamente supina

Vorrei proprio sapere chi ha raggiunto questo blog digitando su Google "materassi rosa corso di porta romana". Ma soprattutto, Materassi Rosa non è il negozio in viale Sabotino, accanto a Blockbuster e il Sushi bar?
In compenso le doghe Ikea della mia coinquilina godono ottima salute e sono pronte per essere testate. Non vorrei dire, ma sembra che le stia facendo promozione...

VENGHINO, SIGNORI VENGHINO! NUOVA ALCOVA DA TESTARE! CHI SI OFFRE VOLONTARIO?

mercoledì 24 gennaio 2007

Oggi è una giornata speciale...

Complicata compie tanti anni!
AUGURI!

martedì 23 gennaio 2007

Poligamia a senso unico

Gli spettatori del Tg1 delle 20 di domenica sera hanno assistito ad una propaganda pro poligamia fatta da uno dei componenti dell'Ucoii, Ghrewati. Ipse dixit: "La poligamia vuole dire salvare la donna dalla fregatura dell'uomo. Cioè: tu la vuoi, fai l'amore con lei, la devi tenere" Insomma, è un vantaggio, un toccasana per questa società alla deriva. Una nuova frontiera per noi piccoli borghesi annoiati da tutto e schiavi di questa mentalità occidentale monogama.
Potrebbe essere anche un discorso accettabile, però si tratta pur sempre di un privilegio riservato unicamente ai maschi.

E se io volessi avere più fidanzati, più mariti, più compagni?

Rai, di tutto di meno


Anche a Massimo Ranieri è stata data la possibilità di fare un show tutto suo, come a Gianni Morandi. Eloquente e molto esplicativo il titolo: "Tutte donne... tranne me".
Lo spettacolo nasce con la chiara idea di rendere omaggio all'universo femminile verso tutto ciò che rappresenta nella società e di conseguenza anche i collaboratori, lo staff tecnico e gli ospiti sono state scelte in base al loro sesso. Un gineceo moderno che è risultato mediaticamente poco convincente.
Nell'ultima puntata questa oceanica carrellata femminile ha avuto una presenza stridente: il cantante ha fatto partecipare sua figlia, nata da una relazione extra coniugale e da poco riconosciuta. Per la prima volta, nella cornice di uno studio televisivo, si sono riuniti un padre e una figlia tra abbracci e lacrime, e non ci sarebbe niente di strano -Carramba docet- se non fosse che questa figlia Ranieri non aveva mai voluta rendere pubblica prima perchè riteneva avrebbe danneggiato la sua immagine di cantante. In altre parole il tema dello show era perfetto per fare outing e rimediare agli sbagli passati. Non ci è dato sapere l'opinione della ragazza a riguardo, per noi si tratta di cattivo gusto.

domenica 21 gennaio 2007

Il dono della lettura

Ti svegli la domenica mattina, una mattina di gennaio come le altre e sfogli Repubblica.
Inevitabilmente l'occhio ti cade qui, dove un vecchio saggio parla di possibili cadute di governo. E pensi che la sinistra sia cosa buona e giusta, capace di autocritica ed elaborazioen del lutto futuro. Pensi che in fondo non sia così male fare opposizione, fischiare, contestare, assistere al malumore generalizzato e poter vedere loro stessi che non sanno più che fare. Poi sfogliando qualche pagina più avanti apprendi che la Cassazione ha assolto due giovani, rei di scaricare e condividere file suInternet, e capisci che è una domenica anomala. Non per colpa del clima. O meglio, il clima è impazzito e anche la popolazione italiana non se la passa proprio bene.

venerdì 19 gennaio 2007

giovedì 18 gennaio 2007

Appunto

Vorremmo ritrovare al più presto la rubrica quotidiana de Il Gionale che preferiamo. Vorremmo rileggere gli affondi della penna che stimiamo maggiormente. Perchè va bene che "quando vuole scrivere delle cose un po' diverse, chiede ospitalità al Foglio", però manca.
Vorremmo anche proporre una petizione nazionale per istituirlo patrono d'Italia. Così, per fare, per perdere tempo.

Almeno il primo desiderio è realizzabile.

Prodi contestato in Cattolica




Questi sono gli uomini che adoriamo: Gabri, Pietro, il sosia di M. Bestetti, Sergio... E tutti i fischiatori del Prodino.
Peccato non esserci stata, ma non so fischiare!

lunedì 15 gennaio 2007

Frangettopoli

Già è stato abbastanza difficile imparare BENE come si tiene in mano il phon, molto più difficile se si paragona ad altre cose manuali. Altrettanto difficle è destreggiarsi tra spazzole di dimensioni varie e lozioni dai nomi improbabili, accomunate dalla promessa di combattere il riccio ribelle.
In altre parole, la vita da finta liscia è un incubo. Sempre alle prese con la meteorologia e il controllo umidità che neppure il colonnello Giuliacci dei giorni più neri. Sempre con la speranza che un bel vento secco non rovini il lavoro svolto con dedizione. Perchè non c'è lacca, gel o altro intruglio che possa gareggiare contro l'umido, soprattutto quello della bassa padana.
Una natura ruffa e crespa che mal si combina con le esigenze attuali imposte dalla moda. Beate quelle che per ottenere lo spaghetto style non devono fare niente, ma proprio niente!
Chi scrive lotta e combatte tutti i giorni e soprattutto le notti per mantenersi sulla retta via. Capita che il risultato sia demoralizzante, capita che tutto sia rovinato dalla nebbia che bagna, capita anche che si mantenga il liscio.
Ecco, di fronte a questa incertezza tricologica che mi circonda, io la frangetta proprio no.

domenica 14 gennaio 2007

Separati alla nascita, uniti dal destino

«Benvenuto al combattente di una giusta causa, a un rivoluzionario e a un fratello».


Sono parole entusiaste quelle che il presidente venezuelano Hugo Chavez riserva al suo omologo iraniano Mahmoud Ahmadinejad, giunto nel Paese sudamericano per dei colloqui ufficiali e la calorosa accoglienza non può passare inosservata.

La capitale venezuelana è la prima tappa di una missione nella regione, che toccherà anche Ecuador, Bolivia e Nicaragua, tutti Paesi che vedono al potere leader socialisti fortemente critici nei confronti degli Usa. Ahmadinejad è stato ricevuto all'aeroporto, accolto con gli onori militari ed è la seconda visita del leader di Teheran a Caracas in cinque mesi.

I due leader firmeranno una serie di accordi di cooperazione commerciale in quello stesso spirito che caratterizzò la missione di settembre di Ahmadinejad in Venezuela. «Hugo è un fratello. Hugo è un campione nella lotta contro l'imperialismo» disse in quell'occasione il presidente iraniano. A quella missione seguì una visita di Chavez a Teheran durante la quale il leader venezuelano difese il programma nucleare iraniano e denunciò con forza i raid israeliani in Libano. Poco prima di lasciare Teheran Ahmadinejad ha tenuto a sottolineare il rapporto privilegiato tra due importanti giocatori all'interno dell'Opec: «Iran e Venezuela sono due alleati importanti a livello globale. Due Paesi con importanti progetti industriali e petroliferi, che avranno un seguito in questo viaggio».

sabato 13 gennaio 2007

5 cose che (ancora) non sapete di noi...

1) Semplice e Complicata si conoscono dall'infanzia, si sono incontrate alle scuole dalle suore e non si sono lasciate più -affettivamente parlando-.

2)Sono diventate amiche per necessità e solidarietà femminile: erano le uniche 2 ad essere di altezza normale in una classe di nani. Superavano perfino i compagni maschi, lo testimoniano le foto di classe. Quante discriminazioni subite! Poi col passare del tempo Complicata è cresciuta sempre di più e Semplice è rimasta ferma con quei centimetri di indecisione tra alto e basso che le danno orrendamente fastidio. L'amicizia, in compenso, è diventata talmente imponente che è impossibile misurarla con il metro.

3)Non hanno mai avuto gli stessi gusti in fatto di uomini, tranne che in un caso... che è tuttora un elemento tormentato delle loro vite.
Complicata ha avuto anche l'ardire di definire FF "vecchio" e questo Semplice non glielo può proprio perdonare!

4)Complicata è nata settimina, una fredda giornata di gennaio. Primogenita.
Semplice nel caldo giugno di qualche annetto fa. Unico esemplare della specie.

5)Complicata e Semplice leggono tanto, ma tipologie di libri e riviste spesso profondamente diverse. Complicata legge di tutto e con una voracità incredibile: il suo bisogno di lettura è risaputo. Memorabili alcuni record personali di Lettura libro.
Semplice ha gusti più difficili e fa la snob anche con l'editoria, come in molte altre cose.

giovedì 11 gennaio 2007

Ci sono anch'io!

Siccome commentare ll conclave di Caserta è diventato lo sport nazionale degli ultimi giorni, mi adeguo alla massa e dico la mia.
Come sempre, le grandi attese restano deluse, il cavallo dei pantaloni gonfio è spesso solo imbottito e le torte terribilmente belle sono senza sapore. Si è parlato talmente tanto di questa riunione di governo che l'argomento è esaurito. La bellezza della Reggia è inappagabile e l'aspetto positivo è che sia tornata sotto i riflettori, ma niente di cui parlare poi.
Solo Pannella può salvarli!

mercoledì 10 gennaio 2007

Detto tutto

’Un prezzo da vergogna per un oggetto che nasce dal mix tra interesse economico, comunicazione e storia squallida’. Cosi’ mons. Vinicio Albanesi, sacerdote da anni impegnato nel recupero e reinserimento di tossicodipendenti, giudica gli occhiali presentati oggi da Lapo Elkann per avere i quali, una volta ordinati, sara’ necessario aspettare tre mesi e spendere oltre mille euro (per la precisione: 1007, ndD). ’Un oggetto a cui, a pochi euro di prodotto base – dice Albanese - si sovrappone tutta la capacita’ negativa, crepuscolare e dal sapore di morte di una societa’ che ha fatto dell’apparire il valore piu’ alto’. ’Mentre i nostri ragazzi che hanno avuto problemi di droga passano anni duri in comunita’ di recupero - aggiunge il sacerdote - c’e chi grazie al denaro, al potere e al nome rilancia e di questi problemi fa commercio. Si tratta di uno dei livelli piu’ bassi e rivelatori della pochezza a cui siamo arrivati’.

Un uomo nuovo al comando

La zona 5 di Milano non sarà più la stessa.
FILIPPO FASULLO è consigliere.
Mesi e mesi di ricorso al Tar sono serviti ed è tra noi: Uomo che promette grandi cambiamenti (almeno al suo condominio)

lunedì 8 gennaio 2007

Il passato che non passa

Il passato non passa per il vescovo polacco che per un giorno e mezzo è stato arcivescovo, poi si è dimesso dopo aver confessato l'errore della collaborazione con i servizi segreti comunisti.

Il passato non passa per la sinistra italiana.
Secondo Fassino, il governo deve fare le riforme nei primi mesi del 2007, per non subirne gli effetti negativi nelle amministrative di maggio. Peccato peccato che Prodi non sia per niente d'accordo e lo abbia fatto sapere a tutta Italia a mezzo stampa: riformismo non è accontentare tutti, sicchè freniamo.
Dunque, dopo una Finanziaria già abbastanza tormentata, il futuro si prospetta tutto in salita, con un occhio che guarda indietro.

Il passato non passa neppure al Festival di San Remo, dove tornano Jonny Dorelli, Milva e Al Bano. Conduttore? Pippo Baudo, ovviamente.

E ancora ci stupiamo per l'eta media dei protagonisti dello scenario politica?

venerdì 5 gennaio 2007

Un'oca infreddolita

E' stupido sentirsi così. In attesa, e di cosa poi? Stare qui a smangiucchiare fette biscottate per far tacere lo stomaco che brontola, con gli auricolari nelle orecchie per non svegliare tutta la casa e una canzone che ti ricorda tante cose, troppa dolcezza mai del tutto scoperta, una punta di amarezza per qualcosa che era e chissà dov'è finita, ti ricorda chi sei e cosa cercavi. Le nuvole dentro, così diceva qualcuno.
Fa troppo freddo in questa stanza, e mi sento sola.
Mille immagini passano per la testa, giorni pieni di sole che riflette sull'acqua e voci lontane, un vestito rosso illuminato dalle candele, la spiaggia alla luce della luna, l'umidità della pineta, e d'inverno il mare arrabbiato e l'arancione chiaro di una stufa accesa, le oche infreddolite che piangono, la carezza di una coperta a disegni color sabbia. Quanto vorrei che tutto si riaffacciasse davanti ai miei occhi.

giovedì 4 gennaio 2007

Futilità

Se dovessi fare il mio primo discorso ufficiale al Congresso degli Stati Uniti, mai sceglierei di vestirmi color melanzana. Mai mi capiterà questa eventualità, remota e impossibile, meglio però avere in anticipo le idee chiare di quello che è importante: le foto rimangono per sempre, più dei diamanti!
Nella utopica occasione probabilmente lascierei a casa anche i nipotini neonati, perchè il rigurgito è sempre in agguato e potrebbe compromettere il fantomatico melanzana.

martedì 2 gennaio 2007

Samba fuori stagione

L'oculato Romano Prodi è in vacanza sulle Dolomiti, sfoggia la stessa tuta di 10 anni fa - come gli acuti lettori della Stampa avranno potuto ammirare - e tutto va bene.
Massimo D’Alema preferisce le spiagge brasiliane alle Alpi ed l’unica personalità politica che ha assistito al secondo giuramento del presidente brasiliano Lula. Altri big della sinistra mondiale non sono stati neppure invitati, a differenza di quattro anni fa. Non era necessiario consolidare la già nota simpatia tra i due leader, ma non è chiaro come questa solitudine come si giustifichi. Un ballo transoceanico o la consapevolezza che l'isolamento renda più forti?

AvantiOps

Voglio prevenire le critiche che potrebbe suscitare quanto sto per scrivere.
Premessa. Si presume che Il Corrierone sia un giornale serio, magari non più super partes come una volta, magari non più campione di copie lette e vendute, ma comunque torre erta nel panorama editoriale italiano con dignità.
Da questa rispettabilità dovrebbe derivare una qualche autorevolezza per chi sul Corriere scrive, non fosse altro che luce riflessa.
Quindi? Continuo a scandalizzarmi per gli scritti della Maria Laura editorialista? Certo che sì, finchè leggerò certe banalità, stupidaggini spacciate per verità assolute. Commenti che neanche sotto il casto del parrucchiere. Pensieri di una donna di mezza età, privi di spessore che chiunque potrebbe scrivere al suo posto. Non fosse che non si chiamerebbe Rodotà e non godrebbe dello stesso credito.
Io la ritengo una sopravvalutata. E non credo di soffrire di gelosia.
Leggere, ma soprattutto ammirare la composizione floreale di oggi per credere. Ecco

lunedì 1 gennaio 2007

Rastrellamenti

Dopo una assenza - giustificata dall'inefficienza di Soru e della sua Tiscali - torno al mio blog, alla mia casetta e al mio tunnel. Mi aspetta un 2007 da 24 lune, decisioni e concerti di Baglioni.

Chi viene con me?